
La Procura vuole accertare eventuali responsabilità mediche per la morte della donna, una 74enne di Imola
Oltre tre ore di autopsia. Dalle 15 alle 18 inoltrate. E dopo un’attenta analisi sul corpo della 74enne imolese morta per un tumore recidivo il 13 luglio nella Casa della Comunità di Castel San Pietro, per cui sono indagati cinque medici per omicidio colposo in ambito sanitario, il medico legale Margherita Neri si è presa altro tempo. Il pubblico ministero Marco Imperato potrebbe infatti richiedere la nomina di ulteriori specialisti, in simbiosi con la dottoressa Neri, per verificare se fosse stata realmente possibile una diagnosi tempestiva della neoplasia ovarica o un altrettanto tempestivo trattamento per evitare la morte della donna. Eventuali ulteriori accertamenti, quindi, per fare chiarezza.
Proprio quella che richiedono i familiari della signora deceduta. I parenti infatti, dopo la morte della 74enne, avevano chiesto all’avvocato Chiara Rinaldi di fare luce sulla condotta che avrebbero avuto gli operatori sanitari che hanno avuta in cura la signora malata tra Imola e Faenza. Secondo l’accusa infatti i cinque medici non avrebbero tempestivamente diagnosticato una recidiva di un tumore all’intestino e non avrebbero, quindi, intrapreso le terapie necessarie.
Ieri pomeriggio erano presenti anche i consulenti di parte, ovvero Paolo Marchionni, Roberto Nannini, Gianni Guadagnini e Martina Brini, nominati dai difensori, ovvero gli avvocati Lucio Monaco, Milena Catozzi, Rossana Scibetta e Sabrina Di Giampietro, che assiste tre dei medici indagati. Durante l’autopsia ieri era presente anche l’avvocato della famiglia della 74enne imolese, Chiara Rinaldi, insieme alla consulente Donatella Fedeli. La donna, nella primavera 2023, fu operata per il tumore. In successivi controlli, nel 2024, dalle tac emerse la presenza di una cisti ovarica, ma fino a marzo 2025, quando ormai la situazione era già diventata piuttosto grave, quindi secondo i familiari non sarebbe stata diagnosticata la recidiva del carcinoma. Dopo mesi di agonia, la donna è morta il 13 luglio in ospedale. In questo lasso di tempo ecco i dubbi dei familiari della 74enne.