Musica e negozi aperti, così la città riparte

Grande successo per la ’Notte bianca dei Saldi’, organizzata dai commercianti. "Una passerella speciale per la nostra merce" .

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Shopping e spettacolo per portare i clienti verso la normalità. Due ingredienti di quelli che davvero cambiano ’la ricetta’ messi in campo dalle attività del centro l’altra sera nella ’Notte bianca dei saldi’. Un’intera giornata di apertura, dalla mattina fino alla mezzanotte, con lo scopo di trascinare sotto l’Orologio anche i più pigri, tra vetrine accese e musicisti agli angoli delle strade. E l’idea – organizzata autonomamente dalle attività stesse – ha in effetti sortito l’effetto desiderato. "E’ andata bene, chiaro, non possiamo parlare di un bagno di folla, ma comunque abbiamo lavorato – dice Valentina Colli, del negozio di abbigliamento ’Madera’ –. Cercheremo di ripeterci più avanti a cominciare da settembre, e poi ancora quando finalmente tornerà la Formula 1 fare qualcosa davvero in grande".

Un’iniziativa organizzata all’ultimo minuto – c’è chi dice siano le migliori –, tra le cui menti c’è quella di Samanta Sonsini, del circolo Arci ’Estro’: "Abbiamo subito pensato a una programmazione autogestita per il centro storico, con in più la particolarità dei ’buskers’ (gli artisti di strada, ndr). Le persone mi sembra abbiano apprezzato questa sorta di esperimento messo in campo per favorire la ripartenza". Già, perché alla fine di risalita si parla dopo i mesi di lockdown che hanno fatto mettere la testa sott’acqua all’economia. Fra bar pieni, vetrine accese e commercianti positivi, l’altra sera il Covid è parso quasi solo un lontano ricordo. "Ma in realtà nessuno se ne dimentica – precisa il titolare di ’Terza dimensione’, Enrico Pasotti –, tutti sono molto attenti a distanze e mascherine, ma lo shopping è comunque godibile". E l’altra sera com’è andata? "E’ stata una vera ’passerella’ per la nostra merce – prosegue –, un’iniziativa lodevole, che ha finalmente ridato un po’ di vita al nostro centro". E gli acquisti? "Succede che magari le persone non abbiano comprato prodotti direttamente quella sera, ma in molti si sono presentati il giorno dopo, avendo visto le vetrine".

Gabriele Tassi