Nuovo raid al seminario diocesano Gennai: "Danni per migliaia di euro"

Secondo colpo in pochi mesi. I ladri, con tuta scura e passamontagna, inquadrati dalla videosorveglianza. Il rettore: "Erano in due e si muovevano con destrezza. Il blitz è durato poco più di sei minuti"

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di Gabriele Tassi

Passamontagna e vestiti neri: l’occhio delle telecamere li riprende impietoso. Camminano lenti e armeggiano attorno alla porta in legno della reception: sono in due e le intenzioni non sono buone. Cercano qualcosa da rubare negli uffici del seminario diocesano di via Montericco, tant’è che il mattino dopo, il rettore, don Fabio Gennai, troverà cassetti e armadi a soqquadro, oltre a danni a porte e finestre.

Il blitz dei ladri – sfociato poi in un vero buco nell’acqua – risale all’altra mattina presto, coperto da favore delle tenebre. Il primo ad accorgersene è stato proprio Gennai: "Erano circa le sette (di mercoledì mattina, ndr), quando mi sono reso conto che qualcuno era entrato in seminario". Secondo le ricostruzioni del rettore i due ’intrusi’ avrebbero sottratto per prima cosa una scala dalla palestra, che si trova dall’altra parte dell’edificio, utilizzandola poi per forzare una finestra posta sul fianco dell’atrio principale.

L’infisso in metallo cede sotto i colpi di un arnese da lavoro, "probabilmente un cacciavite", riferisce il ’don’. A quel punto i due in tuta scura e passamontagna camminano apparentemente senza alcuna fretta per l’atrio del seminario, andando, come a colpo sicuro, verso la porta dell’ufficio della reception. "Nei video si muono con grande sicurezza, e il loro blitz dura appena una manciata di minuti – racconta il rettore –, mi viene da pensare che possa trattarsi di veri professionisti".

La porta è in legno, e ci vogliono pochi attimi per aprirla, e i due entrano, per poi uscire con una cassettina sottobraccio. Nel frattempo aprono cassetti, li svuotano. Poi, non contenti, spostano anche tutti i quadri alle pareti, "probabilmente in cerca della cassaforte" che però non c’è.

"Dentro quella scatola di metallo – prosegue il rettore –, non c’era praticamente nulla, pochi spiccioli", il contenitore poi viene abbandonato accanto a una scala poco dopo. Quelli che a questo punto definiremmo ’aspiranti ladri’ entrano ed escono più volte dall’ufficio, poi se ne vanno: il blitz dura appena sei minuti.

Bottino? Zero, ma una lunga scia di danni. "Praticamente tremila euro fra porte e infissi da rifare", dettaglia il rettore. Rettore che difficilmente si capacita della visita dei ladri: "Qui in seminario non c’è roba buona nemmeno per gli antiquari – commenta con un sorriso amaro –, tanto meno si trovano contanti o beni di valore". Pochi mesi fa infatti, a Pasqua, don Gennai aveva già ricevuto la visita dei ladri. Qualcuno era entrato nell’ufficio del rettore, mettendolo a soqquadro, ma anche in quel caso, il colpo era andato praticamente a vuoto".

Difficile capire cosa possa aver scatenato l’interesse dei ladri. "Può darsi che qualcuno abbia visto girare dei soldi una volta – ipotizza il rettore –, il seminario è un luogo molto frequentato, ma vedendo come i due si muovono nel video di sorveglianza mi viene da pensare a veri e propri professionisti, sapevano come muoversi, dove trovare la scala. Erano preparati".