"Piratello, la pista ciclabile è pericolosa"

L’allarme degli osti: "Si interrompe per qualche metro dopo il Santuario, ma la gente in sella sfreccia e rischia di essere investita" .

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di Gabriele Tassi

"Ogni manovra si trasforma praticamente in un attentato alla vita di un ciclista". Non usa mezzi termini Claudio Liverani, titolare dell’Osteria da Patrizia, al Piratello, per descrivere la situazione che si verifica a pochi metri dal suo locale. Un piccolo tratto "incriminato" in cui la lunga pista ciclabile che dalla città arriva fino al cimitero monumentale si interrompe, per il tempo diciamo di 4 o 5 pedalate, per poi ricominciare qualche metro più avanti, proprio in corrispondenza della porta principale dell’Osteria. E il motivo è presto detto: la ciclabile trova una battuta d’arresto proprio in quel tratto perché va direttamente a finire dentro la ’piazzetta’ in cui parcheggiano i dipendenti del ristorante e i residenti dello stabile annesso.

Si tratta di appena una manciata di macchine, parcheggiate nello spazio compreso fra il Santuario e l’Osteria stessa. E fin qui tutto normale. Capita però "che quasi nessun ciclista si prenda la briga di scendere dal proprio mezzo e di proseguire a piedi – continua Liverani –. Tantissimi, soprattutto in sella a biciclette sportive, sfrecciano in quel tratto, e noi rischiamo di centrarli in pieno con la macchina o con i furgoni della merce, mentre usciamo dal parcheggio".

E in effetti la visuale scarseggia, soprattutto se qualcuno in sella alla sue due ruote arriva dal centro in direzione Toscanella capita che sbuchi praticamente all’improvviso da dietro l’angolo del Santuario, una vera e propria ’curva cieca’. E dall’abitacolo della macchina è ancora più difficile fare attenzione chiaramente. C’è da dire che non tutti sono così indisciplinati, ma comunque, a detta dell’oste, "rischiano lo stesso la loro incolumità uscendo sulla strada, e percorrendo diversi metri in contromano, sempre in sella alla loro bicicletta".

E’ questo probabilmente il nodo più vistoso che riguarda la lunga pista ciclabile, che allaccia insieme la città di Imola con Toscanella e Castel San Pietro, un piccolo tratto piuttosto "accidentato", che va dal Santuario, fino all’intersezione tra la via Emilia e via Motecatone, dove lo stradino dedicato ricomincia a scorrere liberamente.

Per gli osti del Piratello però i problemi non mancano, proseguendo con "l’alta velocità di alcuni ciclisti, che, seppure con diritto (in corrispondenza dell’Osteria infatti la pista ciclabile ricomincia, ndr), passano davanti al nostro locale sfrecciando. Il rischio è che qualche cliente venga improvvisamente travolto negli spazi esterni al ristorante dalle biciclette di passaggio". E in effetti, tra i tavolini sistemati fuori dal locale e la pista ciclabile, è veramente questione di centimetri. "Ci chiediamo – conclude Liverani – se sia possibile creare un attraversamento ciclabile, e quindi anche un nuovo tratto di ’pista’ che porti all’altro lato della via Emilia (quello nord per intenderci). In modo da rendere questo pezzo di strada più sicuro per tutti: per gli amanti della bici, per i pedoni, per i nostri clienti, e per noi stessi".