Scoppia la Rossi-mania: "Tutti per Vale"

Il circuito riapre i battenti dopo la pausa invernale e fa le prove generali in vista della F1. L’obiettivo è chiudere il weekend con 10mila presenze

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di Enrico Agnessi

Si tinge di giallo, in senso letterale, la riapertura al pubblico dell’Autodromo per il primo grande evento motoristico della stagione. Il colore è quello che, assieme all’inconfondibile numero 46, accompagna Valentino Rossi (e i suoi tifosi) ormai da una vita. Prima in moto e, da ieri, anche nella sua nuova carriera sportiva al volante dell’Audi. Un’avventura iniziata ufficialmente proprio in riva al Santerno, dove il Dottore correva su due ruote ormai più di venti anni fa, in mezzo a centinaia di fan con bandiere e cappellini d’ordinanza.

È una grande festa di popolo la prima giornata del Gt World challenge Europe. In attesa della gara clou di oggi (semaforo verde alle 15), un evento da vivere per ora nel paddock (dove si accede liberamente con il biglietto di ingresso), più che in terrazza o sulle tribune. In tanti lasciano l’auto nel parcheggio sul Lungofiume, mentre l’area di sosta in via Malsicura, riservata agli addetti ai lavori, è praticamente piena. Fine settimana di ottimi affari per la bancarella con il merchandising ufficiale Vale46, che almeno per questa volta fattura molto di più di quella, poco distante, griffata Ferrari. C’è chi visita la mostra fotografica dedicata ovviamente al Dottore, all’ingresso del circuito, chi prova a battere il freddo con una birra.

In Autodromo ci sono soprattutto i fan di Valentino, che da giorni monopolizza l’attenzione. A decine lo aspettano fuori dal suo box. Arrivano da varie zone d’Italia, ma perlopiù dal resto della Romagna e dalle Marche. C’è una giovane coppia di Senigallia ("Ma la vera tifosa è lei", sorride Alessandro indicando la sua metà), un papà con il suo bambino partiti in mattinata da Cattolica ("Io Vale me lo sono goduto quando in moto era il top, ma è bello che mio figlio possa vederlo ancora in gara su quattro ruote") e decine di altri tifosi a caccia di selfie e autografi. "Siamo tutti qui solo per lui", è il mantra. Il Dottore si concede senza fretta alla folla. E saluta l’ex rivale in MotoGp, lo spagnolo Dani Pedrosa, pure lui a Imola per iniziare la sua nuova sfida in auto con Lamborghini.

Per motivi organizzativi, dal momento che con il biglietto di tribuna si entra anche nel paddock, l’accesso all’Autodromo è limitato in tutto a cinquemila persone. E così sarà pure oggi. La vendita dei biglietti però sta andando bene, al punto che Formula Imola conta di chiudere il fine settimana sfiorando appunto le 10mila presenze complessive. Una piccola prova generale di quello che accadrà tra una ventina di giorni, quando in riva al Santerno tornerà la Formula 1, e i numeri lieviteranno.

Fuori dal circuito c’è una città smaniosa di uscire dal lungo letargo invernale, dimenticando le ansie da Covid e i timori per la guerra, che continua la propria vita in un sabato di primavera soleggiato ma ancora freddo. Il ponte di viale Dante è aperto ai pedoni e alle auto. E così il parco delle Acque minerali si conferma meta di pellegrinaggio di famiglie e curiosi. In tanti, con le strade principali attorno all’Autodromo rimaste aperte, sbirciano da fuori quello che accade lungo i tornanti dell’Enzo e Dino Ferrari.