Sesto Imolese piange l’ingegner Galanti

E’ stato presidente della Fondazione. Cassa di Risparmio. e consigliere comunale Dc

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È morto all’età di 97 anni Graziano Galanti, già presidente della Cassa di Risparmio di Imola. I funerali si terranno domani, alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Sesto Imolese, frazione in cui Galanti risiedeva da tempo. Dopo la messa, il feretro proseguirà per il cimitero. Di professione ingegnere, sposato con la maestra Adriana Buscaroli, Galanti era stato eletto presidente della Cassa di Risparmio di Imola nel novembre 1986. È stato presidente dell’amministrazione degli ospedali, dirigente e consigliere comunale per la Democrazia cristiana. Nel corso della sua vita quasi secolare si è meritato diverse onorificenze: era ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana su proposta della presidenza del Consiglio dei Ministri e cavaliere dell’ordine pontificio di San Silvestro papa. Un amante della diocesi, della parrocchia e della comunità di Sesto Imolese.

"Conoscevo Graziano sostanzialmente da quando ero fanciullo – ricorda il consigliere comunale Nicolas Vacchi, nato e cresciuto proprio a Sesto Imolese –. E da come ne sentivo parlare dalle pie donne, specie quelle più anziane, che frequentavano la chiesa, mi sembrava una persona speciale, in qualche misura ‘egregia’. Tutti infatti lo chiamavano l’ingegnere. Era come se il titolo fosse diventato uno pseudonimo, un soprannome, superiore addirittura allo stesso nome di battesimo. A Sesto se dicevi ‘Ho visto l’ingegnere’ non c’era bisogno di specificare nulla di più, era evidente che si trattasse di lui".

Tanti i ricordi che Vacchi pesca nella sua memoria. "Una volta andammo insieme, io e lui, a una riunione della Diocesi in cui eravamo chiamati come membri del consiglio affari economici della parrocchia, lui effettivo, io supplente – racconta il consigliere comunale in una lunga lettera aperta –. Voleva guidare lui a tutti i costi. E nonostante il breve tragitto da percorrere in auto, volle partire un’ora e dieci minuti prima. Andavamo piano nella sua Golf grigia, sereni. La guida era ordinata, precisa, e le parole dette erano poche, ‘perché bisogna stare attenti a rigare dritto nella carreggiata’. Quel consiglio valeva anche per la vita".

E ora, arrivato il momento dell’estremo saluto, la tristezza è tanta. "Oggi, ingegnere, lasci la tua amata maestra Adriana, i tuoi familiari, i tuoi giovanissimi pronipotini – sono le parole di Vacchi –. E spero che quando saranno più grandi potranno leggere queste modeste riflessioni, per ricordare il loro bisnonno. Un grande professionista, un grande politico, un grande cattolico, un gentiluomo della vita. Oggi hai reso l’anima al tribunale di Dio, che ti giudicherà sul tanto amore che hai provato per la sua Chiesa e per il prossimo tuo, con l’intercessione di quella Madre celeste, che per 97 anni hai venerato nel titolo di Maria Assunta in Cielo, nella tua amata parrocchia. Ti saluto, Ingegnere, fatti onore, riga dritto, verso il Cielo".