Sub di Imola disperso nel mare thailandese

Roberto Rondoni, 64 anni, di Fontanelice, non rientra da un’immersione subacquea

Roberto Rondoni

Roberto Rondoni

Imola, 20 marzo 2018 - Ya Nui Beach. È al largo di questa piccola e incontaminata spiaggia della Thailandia che le autorità locali stanno concentrando le ricerche di Roberto Rondoni, 64enne di Fontanelice. Di lui, ormai, non si hanno più notizie da giorni: si teme che non sia mai rientrato dopo un’immersione nella baia vicino a Phuket. Sub esperto, il fontanese trascorreva ogni anno, da ottobre ad aprile, un lungo periodo nel paese asiatico, famoso per le sue spiagge tropicali.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, pare che Rondoni si sia immerso da solo e senza bombole, come era solito fare, nel periodo dal 20 al 24 febbraio: chi lo avrebbe visto immergersi nella spiaggia di Ya Hui parla infatti di queste date, anche se la polizia locale sta ancora raccogliendo informazioni al fine di avere un quadro il più completo possibile. Ya Nui è la spiaggia più meridionale di Phuket. I visitatori capiscono di essere arrivati all’insenatura quando cominciano a scorgere auto e motorini parcheggiati lungo la strada.

Ed è proprio lo scooter del 64enne che ha permesso di avviare le ricerche dei sommozzatori. Rondoni, infatti, prendeva il motorino in affitto mensilmente. Di solito, era molto puntuale con i pagamenti, ma stavolta, il gestore dell’attività, non vedendolo arrivare per saldare il conto, si è preoccupato. E si è recato nell’abitazione che l’uomo ogni anno prendeva in affitto. Ma la padrona di casa ha detto di non incontrarlo oramai da giorni. È stato solo a quel punto – venerdì scorso - che è scattato l’allarme. Le ricerche sono iniziate a tutto spiano, senza però concentrarsi in una zona specifica. Il successivo ritrovamento dello scooter ha permesso di convogliare i sommozzatori nella baia di Ya Nui. Di conseguenza le ricerche mirate sono iniziate solo domenica, e fino a ieri sera non hanno dato esito positivo.

La famiglia è quotidianamente in contatto con l’ambasciata e il consolato italiani in Thailandia. Ma, al momento, amici e parenti incrociano le dita, consapevoli dei tanti, forse troppi giorni trascorsi senza avere segnali su cui sperare. Ma, se è vero che il fontanese si è immerso tra il 20 e il 24 febbraio, perché nessuno prima ha dato l’allarme? Chi conosce Rondoni, lo descrive come un lupo solitario. Senza moglie né figli, prima della pensione lavorava a Casalfiumanese come artigiano. E, una volta raggiunta l’età pensionabile, ha iniziato a viaggiare, inseguendo la passione di una vita: le immersioni subacquee. I parenti - tre sorelle e quattro nipoti - li sentiva saltuariamente. Insomma, era solito trascorrere periodi piuttosto lunghi senza avere contatti con i familiari. Motivo per cui nessuno si era preoccupato in queste ultime settimane. Fino all’altro giorno.