REDAZIONE IMOLA

Trova reperti e chiama i carabinieri: "Queste pietre sembrano antiche"

Frammenti scolpiti rinvenuti in un’area periferica. Avvertita la Soprintendenza

Frammenti scolpiti rinvenuti in un’area periferica. Avvertita la Soprintendenza

Frammenti scolpiti rinvenuti in un’area periferica. Avvertita la Soprintendenza

Una scoperta inattesa potrebbe aprire una nuova finestra sul passato di una zona dela periferia di Imola, nei pressi del casello dell’A14. Un cittadino imolese ha infatti scoperto dei frammenti di pietra, ora in custodia dei carabinieri della compagnia di Imola. Nello specifico si tratta di otto reperti di presunto interesse archeologico, si tratta di frammenti di pietra scolpiti e decorati. Possono sembrare pezzi di un edificio. Il tutto è successo venerdì pomeriggio. Il cittadino protagonista del fatto, un uomo italiano sulla sessantina, ha infatti rinvenuto i frammenti in un’area pubblica periferica, che non è stata divulgata con previsione per tutelarla.

Inizialmente l’uomo si è avvicinato incuriosito e ha iniziato a osservare i dettagli di quei reperti che sembravano, anche a un occhio non particolarmente esperto, di origine antica. Spinto dalla curiosità e intuendo di trovarsi davanti a qualcosa di particolare, l’uomo li ha fotografati con il cellulare. Ha poi inviato le immagini a sua figlia, che è un’archeologa. L’esperta, dopo una prima analisi delle immagini ricevute, ha subito intuito la possibile importanza dei reperti. Ha quindi raccomandato al padre di non toccare nulla e di segnalare immediatamente il ritrovamento alle autorità. Seguendo il consiglio, l’uomo ha contattato la Centrale Operativa dei Carabinieri componendo il 112. I militari di Imola sono intervenuti rapidamente sul posto. Hanno preso in custodia i frammenti e successivamente hanno avviato il protocollo previsto in casi di questo genere. Le autorità competenti sono state prontamente informate.

Nello specifico, sono state segnalate la Soprintendenza archeologica per le Belle arti e il paesaggio per la città metropolitana di Bologna e per le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara. Al momento, le autorità sono coinvolte per un esame approfondito. Anche il Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Bologna è stato informato del rinvenimento, con l’obiettivo di verificare la natura e l’origine dei reperti.

Francesca Pradelli