Manuela Sangiorgi e Matteo Salvini
Imola, 30 ottobre 2019 – Volano stracci in casa M5s dopo le dimissioni della sindaca Manuela Sangiorgi (video). “E’ vero, eri commissariata – manda a dire Massimo Bugani, uno dei leader del Movimento in Emilia-Romagna all’ormai ex prima cittadina, che a sua volta lo ha accusato di averla frenata –. Ma non da me che ti ho solo chiesto di rimuovere un assessore condannato in terzo grado per lesioni, falso e calunnia (Andrea Longhi, ndr) bensì dalla Lega”.
In un lungo post Facebook, Bugani chiama in causa il capogruppo del Carroccio in Comune, Simone Carapia, compagno della Sangiorgi, e il deputato leghista Gianni Tonelli. “Sa tutta Imola che ogni tua scelta passava da Carapia e non dai ragazzi del M5s – avverte il leader del Movimeno –. Assieme a lui e al deputato Tonelli della Lega e del Sap (per intenderci quello che sostiene che Aldrovandi e Cucchi siano morti per caso), hai smesso di ascoltare il gruppo M5s di Imola e ti sei isolata da tutti”.
Tonelli, a sua volta, annuncia querele nei confronti di Bugani: “Le sue affermazioni sono false, gratuite e diffamatorie. E’ stato lui in passato a cercare il Sap per varie iniziative ringraziandomi anche personalmente per avergli fatto da Cicerone durante la visita in una caserma. Uno dei mali dei Cinque stelle è quello di smentirsi da soli”.
A proposito di Lega, il suo leader Matteo Salvini ha lodato ieri l’operato della Sangiorgi: “Onore al coraggio, alla dignità e alla coerenza di questo sindaco, che ha detto 'non voglio morire burattino del Pd'. Una lezione per un Di Maio qualunque o un Conte qualunque". In molti hanno letto, nelle parole del numero uno del Carroccio, un’apertura in ottica elezioni regionali all’ormai ex prima cittadina, che però continua a smentire.
