Steve Hackett a Porto Recanati: "Ecco il top dei Genesis"

Il celebre chitarrista in concerto domani all’arena: "Orgoglioso del lavoro fatto"

Steve Hackett

Steve Hackett

Porto Recanati (Macerata), 27 luglio 2022 - Non solo ’Seconds out’, ma c’è tanto altro ancora per il concerto di domani che Steve Hackett, ex chitarrista dei Genesis, terrà alle 21 all’arena Beniamino Gigli di Porto Recanati. ’Seconds Out’ è stato uno dei più grandi successi dei Genesis, tratto da registrazioni del tour del 1977 e con l’aggiunta del brano The Cinema Show (dal tour del ’76), con Hackett alla chitarra accanto a Mike Rutherford, Tony Banks e Phil Collins che prese il ruolo di vocalist al posto di Peter Gabriel. Lo spettacolo che propone questa sera include brani da ognuno dei sei album in studio di Hackett durante il periodo trascorso con i Genesis e segna anche il suo ultimo lavoro con la band, che lasciò per intraprendere la carriera da solista che prosegue tutt’ora.

Hackett, quali sono i brani dell’appuntamento di Porto Recanati?

"Farò tutto Seconds Out, e aggiungerò alcuni miei brani da solista, vecchi e nuovi, che funzionano molto bene dal vivo".

In questo tour a quale canzone sente vibrare il pubblico dopo le primissime note?

"Dance on a Volcano inizia in modo potentissimo".

Qual è la canzone dei Genesis a cui è più affezionato?

"Dancing with the Moonlit Knight".

Qual è l’aspetto che lei ama di Seconds Out?

"Il modo in cui cresce di intensità e culmina in Dance on a Volcano e Los Endos. Amo la varietà dell’insieme. Per questo alla fine è un perfetto compendio della musica dei Genesis".

Lei ha una lunga carriera, qual è il periodo che ricorda con nostalgia ed emozione?

"Sicuramente gli ultimi dieci anni, sono stato più felice che mai grazie alla mia meravigliosa moglie Jo, alla band strepitosa e al pubblico".

L’album ’Voyage of the acolyte’ preannunciava il suo desiderio di una totale libertà: non può esserci in una band?

"Quell’album mi ha dato la bellissima sensazione dell’autonomia, è stato una vera liberazione".

Ha temuto il rischio che l’impronta dei Genesis, un gruppo di successo e con tanti fan, potesse prevalere sui suoi successivi album?

"A me piace pubblicare dischi da solista e al tempo stesso sono orgoglioso del mio lavoro con i Genesis".

Quanto è difficile per chi, come lei, ha una produzione ricca cercare di non ripetersi?

"Io nutro continuamente lo spirito creativo, scrivo e suono in continuazione. Il mio è il lavoro più bello del mondo!".

Sul palco con Steve Hackett ci saranno alle tastiere Roger King (Gary Moore, The Mute Gods); alla batteria, percussioni e voce Craig Blundell (Steven Wilson); al sax, flauto e percussioni Rob Townsend (Bill Bruford); al basso e chitarra Jonas Reingold (The Flower Kings); alla voce Nad Sylvan (Agents of Mercy).