Macerata, ha abusato del nipote di 9 anni: arrestato

Un operaio 51enne di origini marocchine è stato portato in carcere. La condanna a cinque anni e mezzo è diventata definitiva

I carabinieri hanno eseguito l’ordine di carcerazione (foto d’archivio)

I carabinieri hanno eseguito l’ordine di carcerazione (foto d’archivio)

Treia (Macerata), 14 maggio 2022 - Condannato a cinque anni e mezzo di reclusione, per aver abusato del nipotino di 9 anni, è stato portato in carcere ieri un operaio di origini marocchine di 51 anni. La violenza, in base a quanto ricostruito con il processo, si era consumata in due occasioni. La prima volta a Casablanca, quando la famiglia del piccolo e quella dello zio erano andate a trovare i parenti, e la seconda a Treia. Qui i fatti erano emersi alla fine dell’ottobre del 2015, quando il bambino aveva trovato il coraggio di parlare: mentre la mamma lo insaponava facendogli il bagno, lui le aveva detto che anche lo zio lo toccava in quel modo ai genitali, e che questo lo infastidiva.

La mamma gli aveva chiesto di spiegarsi meglio, e il piccolo aveva riferito quanto avvenuto quello stesso pomeriggio, quando la mamma lo aveva lasciato dallo zio per farlo giocare con il cuginetto: lo zio a un certo punto lo aveva fatto andare in una stanza appartata, gli aveva abbassato i pantaloni, e poi gli aveva toccato i genitali. Il bambino aveva aggiunto che la stessa cosa era successa qualche mese prima, quando le famiglie erano andate in Marocco a trovare i nonni. I genitori si erano rivolti al parente, che aveva detto a un fratello di non essersi reso conto di cosa avesse fatto con il nipotino. Il giorno dopo, l’uomo era andato a casa dei genitori del piccolo chiedendo scusa con un gesto simbolico: aveva baciato i piedi del padre del bimbo. Ma questo non poteva bastare alla famiglia del bimbo.

Era stata presentata una denuncia ed erano partite le indagini. Il bambino, sentito con una psicologa, aveva confermato tutto, e lo zio era stato accusato di violenza sessuale su un minorenne, con l’aggravante di aver abusato di un bambino di meno di 10 anni di età. Alla fine del processo, nel 2018, il marocchino, difeso dall’avvocato Alessandro Brandoni, era stato condannato a cinque anni e mezzo di reclusione alla luce di quanto ricostruito e quanto riferito dalla piccola vittima. La sentenza è stata confermata in tutti i gradi di giudizio ed è diventata definitiva. Per questo nel tardo pomeriggio di giovedì i carabinieri di Treia hanno eseguito l’ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Macerata. L’uomo è stato portato in carcere a Fermo, dove adesso sconterà la pena.