Acqua non potabile. La minoranza attacca:: "Nessuna risposta"

Nel Consiglio comunale di Morrovalle, la minoranza critica l'approvazione delle nuove tariffe Tari con aumenti significativi e denuncia mancanza di risposte sulle questioni dell'acqua potabile e della gestione dei rifiuti.

"Stupore e imbarazzo al Consiglio comunale del 30 aprile", è quanto sottolineano i componenti del gruppo di minoranza "Cura e Partecipazione", dopo che nell’ultima assise civica di Morrovalle sono state approvate le nuove tariffe Tari. "Oltre ad insulti e prevaricazioni – affermano –, la maggioranza ha approvato le nuove tariffe Tari: un aumento per il 2024 per poco meno dell’8%. Che in aggiunta agli incrementi del periodo 2021-2023 di quasi il 10% e di un ulteriore aggravio che nel 2025 potrebbe aggirarsi intorno al 10%, il totale sarebbe di un aumento per circa il 30% in quattro anni". Poi aggiungono. "E mentre la Tari aumenta, i politici in provincia non trovano un accordo su una nuova discarica dove abbancare i rifiuti. Hanno paura di decidere".

Il mirino si è anche spostato sulla questione dell’ordinanza che vietava l’utilizzo dell’acqua potabile nelle zone del centro. "Una farsa invece le risposte alle nostre preoccupazioni riguardo alle interrogazioni sull’acqua non potabile e sull’Apm – tuona l’opposizione –. O meglio alle non risposte. Invece di affrontare le problematiche sollevate, si è irrispettosamente intimato di non fare domande, senza né riconoscere le inadeguatezze della comunicazione di quei giorni, né rispondere nel merito. Con l’aggravante che all’opposizione non è stato concesso diritto di replica".