CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Morto l’editore Aldo Canovari (Liberilibri): "La sua eredità intellettuale resterà per sempre"

Aveva 77 anni, da tempo combatteva contro la Sla. L'ex ministro Tremonti: "Immenso il suo sapere, per lui profondo affetto e ammirazione"

L'editore Aldo Canovari, qui con l'ex ministro Antonio Martino a Macerata

L'editore Aldo Canovari, qui con l'ex ministro Antonio Martino a Macerata

Macerata, 9 febbraio 2023 - Aldo Canovari non c’è più, ma tutto quello che ci ha donato resterà per sempre. Questo il pensiero di quanti l’hanno conosciuto, stimato, amato. Editore della Liberilibri, la piccola casa editrice con sede in corso Cavour a Macerata (marchio dedito a saggistica e narrativa), uomo di immensa umanità e sconfinata cultura, di pensiero e cultura liberale, per anni nel campo della distribuzione del metano, si è spento questa mattina all’ospedale di Macerata. Avrebbe compiuto 77 anni il 14 febbraio.

Da diversi anni ormai combatteva contro un male terribile, la Sla, le sue condizioni si sono aggravate negli ultimi giorni. Pur potendo, nell’ultimo periodo, comunicare soltanto con gli occhi tramite puntatore oculare, dal suo letto nella casa di Corneto non ha mai smesso di editare e correggere testi da pubblicare: una forza incredibile, dicono quanti hanno avuto modo di stargli vicino, negli occhi la stessa determinazione di sempre dovuta alla profonda spinta dell’amore per la cultura, nel senso lato del termine, che mai lo ha lasciato. Si stava dedicando al progetto di una nuova Liberilibri.

Lascia due figlie. Fino all’ultimo gli è rimasto accanto il suo “angelo custode”, come lui amava chiamare la persona che lo ha accompagnato in tanti anni di vita.

«Per me e la mia generazione lui ha significato la possibilità di conoscere pensieri e idee che in Italia non avevano patria - il pensiero di Serena Sileoni, figlia dell’ex presidente della Provincia, Luigi, e laureata in Giurisprudenza a Macerata, già vicedirettrice dell’Istituto Bruno Leoni di Torino, centro di studi e poi nella triade di consulenti chiamati a Palazzo Chigi dal premier Draghi -. Senza che lui l’avesse forse ben capito, aveva dato vita a Macerata a un laboratorio di idee, grazie alla Liberilibri, infinitamente prezioso». In occasione dei 30 anni della Liberilibri, l’istituto Bruno Leoni è uscito il testo il “Carattere della libertà”, una raccolta di saggi in onore di Aldo Canovari, a cura di Serena Sileoni: “È un omaggio ad Aldo Canovari, nella gratitudine di ciò che ha insegnato senza la pretesa di fare scuola – si legge nell’introduzione – e nella felicitazione per un traguardo tondo e importante come trent’anni di attività".

Amico di Giancarlo Liuti, scomparso nel 2020 a Macerata, di Giulio Tremonti, Giuliano Ferrara, il ministro Carlo Nordio, Aldo Maria Valli, Vittorio Sgarbi, solo per citarne alcuni, Canovari ha lasciato il segno in uomini di cultura e di pensiero libero. “Lo ricordo con profondo affetto e ammirazione – le parole dell'ex ministro Giulio Tremonti -, ho insegnato a Macerata e sono molto legato anche alla città. Quando si discuteva con Aldo ci si accorgeva che il suo era un sapere esteso quanto il suo catalogo. Se si organizzasse una giornata di studi, un seminario, in una sua memoria, credo che molti vi parteciperebbero volentieri”.

La storia editoriale di Liberilibri ha avuto inizio nel 1986, esattamente trentasette anni fa, da un libro d'arte ormai quasi introvabile e fuori catalogo: Chiarevalli. Monodico di Magdalo Mussio, realizzato in collaborazione con l’editore romano “Le parole gelate”: un'edizione originale in 555 esemplari stampati su carta Rusticus delle Cartiere Miliani Fabriano e firmati dall'autore. Ad oggi il catalogo vanta 282 titoli e autori molto importanti, con premi Nobel come Anatole France, Friedrich A. von Hayek e Mario Vargas Llosa. La salma, di cui si occupa il Centro funerario di via dei Velini, sarà cremata, le ceneri saranno sparse su una collinetta di Sant’Angelo in Pontano, come da sua volontà.