Ateneo in festa, piazza invasa dai neolaureati

In scena il primo dei tre "Graduation day": attesi oltre ottocento ragazzi. Il rettore Adornato: "Rendete giovane questo ateneo"

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di Chiara Gabrielli

Tanti sorrisi e risate, musica a tutto volume, famiglie arrivate da ogni dove e accalcate ai lati della piazza, sguardi commossi, coriandoli sparati in aria e un clima di grande festa: così l’Università di Macerata ha celebrato i suoi laureati, in Studi umanistici, Scienze politiche e Scienze della comunicazione: oltre 200 ragazze e ragazzi hanno invaso il centro per andarsi a prendere la pergamena. Per molti, è stata anche l’occasione di ritrovarsi dopo un lungo periodo di distanza, dettato dalla pandemia e dalle sue restrizioni. C’è chi riabbraccia gli amici e i compagni di corso, chi si commuove ripensando ai tanti sacrifici fatti per arrivare fino a qui, chi pensa già ai sogni futuri.

E il rettore Francesco Adornato, nel suo ultimo discorso in questa veste (a novembre prenderà il suo posto il rettore eletto John Francis McCourt), abbraccia i suoi ragazzi con uno speciale in bocca al lupo: "Carissimi laureati e laureate, benvenuti. L’ateneo di Macerata vi ringrazia affettuosamente e vi accoglie con fierezza, orgoglioso di voi e del vostro percorso formativo. Abbiamo trascorso insieme anni impegnativi, dedicati allo studio e attenti agli effetti della pandemia, ma, al tempo stesso, sono stati anni che ci hanno arricchiti, ci hanno fatto crescere, allargato la mente, riempito lo sguardo, emozionato il cuore. Tutti, noi, voi ed io. Tutti insieme – prosegue Adornato –, abbiamo vissuto in questa preziosa città, con questo campus internazionale, fatto di molte culture, molte lingue, tante etnie, che ci hanno impreziosito la vita, l’hanno reso più solida e più lieve al tempo stesso. Ogni anno che passa – precisa Adornato –, voi rendete più giovane questa Università di 733 anni, riempite di dinamismo, di vitalità la città, alla cui ricchezza sociale ed economica, alla stessa rigenerazione urbana porgete un pregiato contributo. L’avete resa una comunità in un unico, avvolgente afflato. Di tutto questo vi sono particolarmente grato e vi auguro un futuro ricco di emozioni e di soddisfazioni". "Mi sono commossa con il discorso del rettore, per poco non sono scoppiata a piangere – dice Laura Luzi, da Ascoli, laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali –, oggi sono contenta ed emozionata. Avevo preso la casa qui, è stata la mia prima esperienza fuori, e anche per questo molto importante. Ora studio a Perugia e sogno un master dopo che avrò conseguito la laurea in comunicazione d’impresa, eppure mi manca Macerata, per me era una seconda casa". Matteo Travagliati da Osimo ed Elisa Gagliardi da Ancona si sono laureati in Lettere moderne e di questi anni ricordano le difficoltà della pandemia: "Di fatto, abbiamo vissuto appieno l’università solo nel primo anno e mezzo, poi sono arrivate le restrizioni, quello che ci è mancato di più è stata la relazione con l’altro, ci è dispiaciuto non poterci godere la città". Anche Roberta Cerqua, da Barile in provincia di Potenza, laureata in Mediazione linguistica, ricorda i tempi bui del Covid: "È stata dura – spiega –, non sembrava nemmeno di frequentare l’università. Ma ho tenuto duro, sono rimasta quasi sempre a Macerata anche nel periodo peggiore. La cosa più bella? Avere stretto tante amicizie". "Il ricordo più bello che porterò con me è quello delle amicizie – così anche Camilla Cerioni di Ancona, laureata in Mediazione linguistica –, avevamo formato un bel gruppetto, è stato per me come una famiglia, senza di loro penso che a volte non ce l’avrei fatta, il corso di studi è molto impegnativo. Ora lavoro in una società di consulenza e sto valutando di fare un master. A Macerata è stata una bella esperienza, e la città è davvero bella".

"Che gioia festeggiare con i nostri laureati e laureate – commenta il futuro rettore McCourt – e ritrovare il senso di comunità. Mi sono emozionato. Ora sarà mia responsabilità portare avanti questa università, ma credo che il futuro sarà sorprendente". "Voglio trasmettervi coraggio, consapevole del difficile momento storico che stiamo attraversando – il saluto agli studenti da parte del sindaco Sandro Parcaroli –, siamo felicissimi di ospitarvi qui oggi, nell’affascinante cornice di piazza della Libertà. Voi siete il nostro futuro".

Oggi la cerimonia per altri laureati, e domani quella per coloro che hanno conseguito il titolo con tanto di lode.