Bonus malus Macerata, più visite e liste d’attesa azzerate

Il bilancio dei primi due mesi: solo 12 utenti disertano gli esami

Medici

Medici

Macerata, 11 ottobre 2019 - Liste d’attesa azzerate, con oltre il 98% delle prestazioni soddisfatte nei termini previsti grazie al progressivo aumento sia delle visite erogate, che passano dalle 13.575 del 2018 (1° giugno-31 agosto) alle 16.135 dello stesso periodo del 2019, sia dei posti disponibili in strutture pubbliche o private convenzionate, che crescono da 25.112 a 32.330. È un sistema sanitario provinciale che «gode di ottima salute» quello raccontato dal governatore Luca Ceriscioli, che ieri ha fatto tappa a Macerata, nel suo viaggio tra i territori, per spiegare i progressi della sanità marchigiana dopo l’introduzione del sistema bonus-malus.

Un sistema a cui maceratesi cercano di dare il loro contributo, non occupando posti per le visite, che invece potrebbero essere fruiti da altri. «Nei primi due mesi di attivazione del bonus-malus – spiega ancora Ceriscioli –, infatti, sono state appena 12 le persone che non si sono presentate a viste che avevano prenotato e, di queste, quattro avevano risposto sì al recall che viene effettuato cinque giorni prima della prestazione. Questo dimostra che i maceratesi hanno un grande rispetto del valore delle persone e dei servizi erogati».

A livello regionale, invece, sono state 580 le persone che non si sono presentate e ora riceveranno una lettera bonaria in cui dovranno spiegare le motivazioni della loro scelta, di queste 156 avevano risposto positivamente al recall e quindi ora dovranno comunque pagare il costo della prestazione. «Dal 2015 a oggi – ha aggiunto Ceriscioli, affiancato dal direttore generale dell’Asur Alessandro Marini, dal direttore dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, e dalla direttrice sanitaria Nadia Storti – ha avuto come obiettivo quello di portare un significativo cambiamento alle liste d’attesa, grazie a una strutturazione unica delle agende suddivise tra primi accessi, accessi successivi e priorità B-D-P, l’adozione del catalogo unico delle prescrizioni e lo sviluppo di canali di prenotazione integrativi.

Ora stiamo lavorando per gli obiettivi che ci siamo prefissati per il prossimo anno: erogare la prestazione sanitaria nell’Area Vasta di appartenenza del cittadino e portare le prestazioni programmate dagli attuali 180 giorni a 120». Il presidente, inoltre, ha voluto ricordare il funzionamento del sistema bonus-malus. «Il bonus prevede che se la sanità pubblica non è in grado di dare la prestazione, il cittadino viene inserito in una lista di garanzia e richiamato in tempo utile per accedere al servizio.

È in questo caso che il sistema sanitario regionale provvede a trovare gli spazi opportuni». L’importante, quindi, «è dire sì quando l’operatore ci chiede se vogliamo essere inseriti nelle liste di garanzia – ha concluso Ceriscioli –, perché in questo modo il sistema è in grado di dare risposte a tutte le richieste». Il direttore Maccioni, invece, ha sottolineato che gli «obiettivi sono stati raggiunti grazie ai nostri collaboratori e ai notevoli investimenti messi in campo dalla Regione, che hanno reso possibile rinnovare con attrezzature tecnologicamente avanzate le strutture sanitarie», mentre il direttore Marin i ha ribadito «l’importanza della dematerializzazione della prescrizione grazie a sistemi on-line e canali alternativi, oltre alla rivalutazione del rapporto medico-paziente».