"Caldo e siccità, sarà un’estate complicata"

Il climatologo Fazzini: l’attuale ondata non è eccezionale, ma si prospetta un luglio con 1,5 gradi in più rispetto al trentennio 1981-2010

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di Lucia Gentili

"Un trimestre decisamente caldo e precipitazioni ancora più scarse". È quello che dovremmo aspettarci per l’estate 2022. Il professor Massimiliano Fazzini, climatologo, nivologo, docente all’università di Chieti e prima di Unicam, illustra la situazione climatica.

Professore, cosa sta succedendo?

"L’inizio del mese non è stato cosi piovoso come si potrebbe pensare; le cumulate (la quantità di pioggia caduta) sono state al di sotto delle medie climatologiche del mese che, nell’area maceratese, è mediamente il terzo più piovoso dell’anno. Di conseguenza il deficit meteorico continua a incrementarsi nei valori assoluti e nell’estensione temporale. Dal 9 maggio si è andato via via affermando un anticiclone di stampo subtropicale continentale (africano), che ha determinato un incremento delle temperature. La fase di caldo attuale – assolutamente non eccezionale per il periodo, almeno dal punto di vista statistico – dovrebbe, pur con alti e bassi, estendersi sino alla metà delle settimana prossima".

Quali sono le previsioni per l’estate nel Maceratese?

"Le previsioni climatiche sono essenzialmente formulate su maglie di calcolo più ampie di quelle utilizzate per la previsioni meteorologiche a breve e medio termine. Dunque non possono essere ritenute valide per la predicibilità atmosferica. Detto ciò, secondo una stima approssimativa di parametri come temperatura e piovosità, sembrerebbe confermato un trimestre estivo decisamente caldo, specialmente nel mese di luglio che potrebbe essere caratterizzato da un surplus termico di circa 1,5 gradi rispetto al trentennio di riferimento 1981-2010, già di per sé il più caldo dell’ultimo mezzo secolo. A livello meteorico, le precipitazioni potrebbero rivelarsi ancora una volta più scarse della media del 20-40%. Ne conseguirebbero condizioni di forte disagio bioclimatologico, ma soprattutto potenziali condizioni di forte siccità e di scarsità di acqua disponibile per i vari utilizzi".

La situazione è recuperabile?

"Nel Maceratese, almeno negli ultimi 18 mesi, è stata sottoposta a condizioni di deficit idrologico lieve-moderato nelle aree interne e moderato-severo sul lato costiero-collinare. Si prospettano "tempi cupi" qualora la proiezione climatica dovesse avverarsi. Per sanare questo deficit occorrerebbero, specialmente nel mese in corso, numerosi passaggi frontali in grado di determinare precipitazioni abbondanti ed estese su tutto il territorio. Ma, analizzando le previsioni a disposizione, ciò non sembrerebbe possibile almeno per la prossima settimana. A livello quantitativo dall’inizio dell’anno, sono caduti dal 120 ai 170 millimetri nell’area costiero-collinare e dai 170 ai 250 in quella montana. Attualmente, rispetto alle medie climatiche, il deficit medio è del 30-40%".

Quali sono i Comuni in cui si registreranno le temperature più alte e più basse?

"Da una parte le aree più calde si identificano nei medi fondovalle del Chienti e del Potenza, dall’altra le più fredde sono quelle dei Monti Sibillini. Nei prossimi giorni e in particolar modo nei week-end i valori massimi oscilleranno tra i 25-27°C di Bolognola e i 32-33°C di San Severino e Tolentino. Le minime più basse verranno come sempre registrate negli altopiani e nei fondovalle più interni e si attesteranno intorno ai 10-11°C".