Recanati, caporalato. Braccianti al lavoro 14 ore al giorno

Azienda sotto controllo giudiziario: blitz di carabinieri e ispettorato del lavoro

Braccianti al lavoro

Braccianti al lavoro

Recanati (Macerata), 20 settembre 2019 – Azienda agricola accusata di caporalato viene posta sotto controllo giudiziario (FOTO). Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Macerata ha emesso, per la prima volta nelle Marche, un provvedimento di controllo giudiziario di un’azienda agricola di Recanati, in base alla legge in materia di contrasto al caporalato. Nominato un amministratore giudiziario, un commercialista esperto in materia in gestione aziendale che affiancherà il titolare dell’azienda nella gestione dell’azienda che ha 60 lavoratori, al fine di garantirne una conduzione conforme alle legge.

Caporalato, il blitz nell'azienda agricola
Caporalato, il blitz nell'azienda agricola

Il provvedimento nasce da un’intensa attività d’indagine svolta dai carabinieri per accertare il fenomeno dello sfruttamento del lavoro in agricoltura. Ad agosto dell’anno scorso il blitz dei militari nei campi agricoli dell’azienda, nel comune di Montelupone e Recanati. Qui un via vai di lavoratori impiegati come braccianti agricoli, dalla mattina al tardo pomeriggio. Tutti stranieri, richiedenti asilo e privi di dispositivi di protezione individuali. Così a fine agosto dell’anno scorso è scattata l’ispezione nei confronti dell’azienda agricola la quale ha portato a indentificare 13 lavoratori tutti richiedenti asilo politico e in possesso di permesso di soggiorno provvisorio, ospitati presso le strutture del Gus di Macerata.

Dalle indagini è emerso come i braccianti non venissero retribuiti e non venisse concesso loro il riposo settimanale, orari che arrivavano fino a 14 ore al giorno per sette giorni su sette. Al massimo 5 euro la paga oraria. Nessun rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, visite mediche preventive e formazione. Il titolare dell’azienda agricola, incurante delle precedenti indagini ha proseguito nella sua illecita attività così alla fine di gennaio di quest’anno un ulteriore controllo ha portato a a fare emergere una situazione ancora critica. Grazie ai nuovi controlli con il personale dell’ispettorato territoriale del lavoro di Macerata, sono stati identificati e segnalati 62 lavoratori tutti di etnia straniera, indigenti e con un grande bisogno di lavoro.

Alcuni lavoravano 12 ore al giorno per salari che non sarebbero stati congrui. Così la Procura per salvaguardare le posizioni lavorative, in luogo del sequestro, ha disposto il controllo giudiziario dell’azienda agricola. Il fenomeno dello sfruttamento del lavoro, su cui il prefetto di Macerata ha indirizzato la propria attenzione fin dal suo arrivo in provincia, è più’ diffuso di quanto si possa immaginare.

Il comando carabinieri per la tutela del lavoro presente in provincia con un suo nucleo inserito presso l’ispettorato territoriale del lavoro di Macerata, e il comando provinciale stanno operando ed opereranno per tutelare il lavoro in tutte le sue forme, reprimendo gli abusi e contrastando lo sfruttamento e il condizionameto del mercato del lavoro, nel quale, s’insinuano i tentacoli di forme di criminalità strutturate.