"Ciao Ennio, artista per l’eternità"

Addio al maestro Morricone, il ricordo di Marinozzi (Cinema a Pennello): "Orgoglioso della sua dedica".

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di Giuliano Forani

Tutti piangono la morte del grande maestro Ennio Morricone, sua è la musica immortale che ha accompagnato i nostri migliori film, e quella che ha nobilitato il western all’italiana di Sergio Leone, ricordo indelebile di tanti giovani di allora. La domanda quindi è spontanea: come mai Paolo Marinozzi, dca Montecosaro, l’inventore di Cinema a Pennello, l’uomo che ha portato nel suo paese i personaggi più grandi del cinema e della canzone, da Abbe Lane a Claudia Cardinale a Catherine Spaak, da Gina Lollobrigida a Carlo Verdone, Lucio Dalla, Sabrina Ferilli ed altri; il collezionista che è riuscito a convincere Liliana De Curtis a donare la famosa bombetta del suo grande genitore Totò. Paolo Marinozzi è indaffaratissimo a sistemare le collezioni del suo Centro, meta di numerose visite, soprattutto d’estate.

Come mai, dicevamo, non è riuscito ad "agganciare" Ennio Morricone, l’autore delle colonne sonore di tanti film, portandolo a Montecosaro?

"Solo le circostanze me lo hanno impedito, però l’ho conosciuto bene, ho parlato a lungo con lui, gli ho raccontato di Cinema a Pennello e lui mi ha fatto una dedica molto bella che mi rende orgoglioso. Due anni fa, avevo in programma di organizzare a Roma una mostra con i pezzi migliori del mio collezionismo, in occasione del suo novantesimo compleanno, ma tutto è saltato per degli imprevisti".

Dove ha conosciuto Morricone?

"In occasione di Bari Films Festival, lui e il regista Giuseppe Tornatore. Conosco bene gli organizzatori dell’evento, sono andato con mio figlio Alessandro e ho portato con me il bozzetto di ’Nuovo Cinema Paradiso’, realizzato dall’artista Roberto Taito; ho parlato loro di Cinema a Pennello, ho fatto vedere il catalogo dei bozzetti dei più grandi film della storia e alcuni cimeli esclusivi della collezione. Ne sono rimasti entusiasti, Morricone in modo particolare".

A Bari ha potuto conoscere anche l’uomo, oltre che l’artista?

"Certamente. A Bari, peraltro, date le mie conoscenze con l’organizzazione, non ho avuto difficoltà a incontrarlo nella hall di un albergo. Lui si è dimostrato molto interessato, mi ha chiesto conto di un sacco di particolari, l’ho visto entusiasta. Nella dedica mi ringrazia per tutto quello che facciamo, mio figlio e io, per valorizzare il cinema, non solo gli attori ma anche chi lavora nell’ ombra. Un uomo di grande sensibilità, molto umile nella sua straordinaria grandezza. Un artista destinato all’eternità. Lui se ne è andato, ma la sua musica continuerà a tenerlo vivo per sempre".

E Tornatore?

"Anche Tornatore ha avuto parole di grande apprezzamento per ’Cinema a Pennello’ ed è rimasto ammirato per il bozzetto di Nuovo Cinema Paradiso, uno dei suoi film più belli in assoluto".