Ciao Franco, ’tramandatore’ unico

Oggi i funerali di Prato, ex vigile urbano ideatore del ’Parco della fantasia’ e inconfondibile con la sua Fiat Uno

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Era un personaggio che ha sempre fatto discutere. Le sue opere, allestite nel ’Parco della fantasia’ subito dopo il passaggio a livello di via Roma, dividevano la città tra chi le etichettava come rifiuti accantonati e chi, invece, ne faceva risaltare l’originalità. Da diversi mesi Franco Prato non usciva più di casa e l’altra notte se n’è andato all’età di 84 anni. Vigile del fuoco in pensione, aveva sempre avuto la passione per i motori e per l’arte che portava avanti con il suo modo inconfondibile. Impossibile non notarlo a bordo della sua Fiat Uno dove aveva attaccato biciclette, adesivi, bandiere e oggetti vari. Un piccolo allestimento era anche visibile di fronte alla sua abitazione a Collevario. Ma nulla a confronto del ’Parco della fantasia’ dove era possibile trovare bambole, sci, la famosissima vasca che aveva dedicato al cantante Alex Britti e l’inconfondibile Fiat 500 gialla. Proprio questa sua passione nel raccogliere gli oggetti ’di una volta’ gli era valso il soprannome di tramandatore, cui era particolarmente legato. Negli anni Settanta aveva fondato il ’Motoclub Hr’ un’associazione motociclistica che diede il via al ’Motor Show’ di Villa Potenza e, nel 1993, su richiesta della Presidenza del Consiglio dei Ministri, era stato nominato Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. La sua originalità era visibile non appena lo si guardava in faccia, perché tutti lo ricordano anche per quei baffi e la barba tagliati solo su metà del suo volto. In tasca teneva spesso un foglietto il cui aveva scritto alcune caratteristiche che amava raccontare di sé: "Franco Prato il tramandatore, supermolleggiato, tutto scorticato e ricucito, nonché stravagante esteta. Organizzatore, rompiscatole e lungimirante".

Ora sarà l’amico e artista Javier Stacchiotti a portare avanti la sua eredità artistica. "Mi aveva chiesto di continuare la sua opera e mi sto già muovendo a livello istituzionale – racconta Stacchiotti –. Franco era un amico, uno dei pochi che sapeva guardare oltre, come ogni vero artista che sa vedere il futuro. E’ stato sempre una persona che ha anticipato i tempi. Aveva una grande attenzione per i giovani e diceva sempre che il suo parco doveva diventare uno spazio dove i ragazzi potessero andare a esporre".

Prato lascia la moglie Gabriella e i tre figli Stefano, Paolo e Lucia. Il funerale verrà celebrato oggi, alle 15.30, nella chiesa di San Francesco.