Civitanovese assolto dal "prestito baciato"

Era accusato di truffa il funzionario di Veneto Banca

Sono stati tutti assolti i quattro funzionari di Veneto Banca (ora in liquidazione amministrativa) finiti nel mirino della Procura di Ascoli perché accusati in concorso di aver commesso una truffa ai danni di alcuni clienti dell’istituto di credito attraverso il meccanismo conosciuto come "prestito baciato". Dopo l’assoluzione per Riccardo Pedalino, 37 anni di Ascoli difeso dall’avvocato Marco Bagalini, ieri il giudice Alessandra Panichi ha assolto Enrico Liviero, 59 anni di Padova, Enrico Moretti, 61 anni di Civitanova e Giorgio Fini 57 anni di Lapedona. Prima dell’ultima udienza il giudice aveva accolto la richiesta dell’avvocato Mauro Gionni di esclusione dal processo di Veneto Banca (in liquidazione) quale responsabile civile e di Banca Intesa come civilmente obbligato. Nell’inchiesta Liviero compariva come responsabile dell’area basso Adriatico, Moretti quale gestore Corporate, Fini nella veste di direttore della filiale di Ascoli, della quale era funzionario Pedalino. Il dibattimento è scaturito dalla denuncia presentata da 5 soci di una srl che hanno riferito che fra dicembre 2013 e gennaio 2014 era stata loro prospettata la possibilità di ottenere la concessione di una linea di credito di 250mila euro a condizione che tutti i soci avessero acquistato 3.050 azioni di Veneto Banca. Ma il raggiro sarebbe stato, durante le indagini, nel fatto che i funzionari avrebbero all’epoca descritto Veneto Banca come un istituto di credito solido.