Container con affitto ’salato’, venti richieste. D’Este: delibera sbagliata

Sono circa venti le famiglie che hanno manifestato interesse per i container in affitto, a Tolentino. E cinque li utilizzeranno già in questi giorni, secondo quanto spiegato dal Comune. La giunta infatti ha autorizzato la concessione in uso temporaneo (e fino al 31 ottobre) dei container liberi per ospitare le famiglie che devono uscire di casa per i lavori di ricostruzione post sisma, in attesa che trovino idonea sistemazione abitativa. "Ma con prezzi che vanno da 483 fino a 1.240 euro mensili, a seconda della presenza o meno di pulizie anti-Covid", ha spiegato uno dei tre aspiranti sindaco, Mauro Sclavi. Anche un altro candidato, Massimo D’Este, si è detto contrario alla scelta dell’amministrazione comunale. "Tolentino Città Aperta si rifiuta di accettare una scelta del genere – afferma D’Este -, che calpesta la sofferenza delle famiglie e i problemi anche economici che i cittadini si trovano ad affrontare per via del sisma (e aggravati, probabilmente, dalla pandemia). Questa delibera arriva alla fine di un percorso fallimentare di gestione dell’emergenza. Rimane da chiarire perché si debba iniziare a pagare per essere ospitati in locali di emergenza quando fino a questo momento i container hanno ospitato anche i cosiddetti ’casi sociali’, ovvero quei cittadini non vittime del terremoto. Ci chiediamo se agli occhi dell’attuale maggioranza di centrodestra l’emergenza sia finita e per questo si possa ora fare pressione economica sulle famiglie in difficoltà".