Coprifuoco, barista nei guai per resistenza Ma alla fine il giudice non convalida l’arresto

Controlli dopo le 22 a Sambucheto: il titolare dell’attività avrebbe spintonato un appuntato dei carabinieri facendolo cadere

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di Paola Pagnanelli

Un normale controllo anti Covid è degenerato, l’altra sera a Montecassiano. Un barista è stato arrestato per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Ma ieri, in tribunale a Macerata, l’arresto non è stato convalidato. Tutto è iniziato intorno alle 22. La pattuglia dei carabinieri stava facendo un giro di controllo, quando ha visto il bar Magic di Sambucheto con la saracinesca mezza aperta e le luci interne accese. Lì fuori c’era un montecassianese già noto ai militari, che subito li ha insolentiti. Ma la pattuglia lo ha invitato a rispettare il coprifuoco e lui si è allontanato. Dieci minuti dopo, i carabinieri sono ripassati lungo la Statale per tornare verso il paese, e hanno ritrovato l’avventore al bar. Ma il montecassianese avrebbe iniziato a urlare insulti contro di loro, accusandoli per quei controlli. Sarebbero usciti il gestore del bar e la moglie, e gli avrebbero dato manforte, dicendo che avrebbero chiamato il loro avvocato per difendersi da quella che, secondo loro, era una intrusione nella loro proprietà privata. I carabinieri avrebbero in ogni modo invitato tutti alla calma, ma il barista – il 38enne Salvatore Lo Voi – avrebbe continuato con gli insulti, avrebbe poi iniziato a spingere e a strattonare un appuntato, cercando di farlo uscire dal locale e lo avrebbe fatto cadere a terra. A quel punto la situazione sarebbe degenerata, e Lo Voi, piuttosto agitato, sarebbe finito in manette, con le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’appuntato ha avuto sette giorni di prognosi al pronto soccorso, per le ferite riportate a una gamba e alle mani. Ieri, poi, il fatto è finito al vaglio del giudice Francesca Preziosi. Il pubblico ministero, Francesca D’Arienzo, ha sottolineato che per un’ora e mezza il barista aveva insultato i carabinieri, con un comportamento minaccioso e aggressivo. L’avvocato difensore, Michenri Cherubini, ha invece sostenuto che non c’era stata alcuna resistenza da parte di Lo Voi, e che l’arresto era del tutto immotivato. Alla fine, il giudice ha ritenuto che non c’erano delle prove di che cosa il barista avesse impedito ai carabinieri, e che le lesioni non erano state volute dall’imputato: l’arresto, dunque, è stato ritenuto immotivato e non è stato convalidato. Ora, però, la Procura della Repubblica procederà separatamente nei confronti del barista, della moglie e dell’avventore per quanto avvenuto, e saranno valutare le misure per la violazione delle limitazioni e anti Covid.