Corsa alle mascherine Ffp2 "Problemi con le forniture"

Impennata di richieste nelle farmacie dopo il giro di vite deciso dal governo. Paccacerqua: "Il distributore mi ha mandato le ultime, se ne riparla dopo le feste"

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di Marta Palazzini

"Potrebbero sorgere problemi di approvvigionamento di mascherine Ffp2". A dirlo sono alcune farmacie del territorio: si tratta di un timore, più che di una probabilità, visto che al momento i farmacisti dichiarano di essere ben forniti; ma le consegne dei fornitori, invece, cominciano a ritardare e il timore è quello che si possa verificare ciò che è già accaduto con Amuchina e mascherine chirurgiche, visto che adesso le Ffp2 sono obbligatorie per mezzi pubblici, cinema, teatri e scuola. "Le vendite sono aumentate tantissimo e ci potrebbero essere problemi di approvvigionamento, si trovano con più difficoltà: il mio fornitore mi ha mandato le ultime duemila, e poi mi ha detto che se ne riparla dopo l’Epifania – ha raccontato Fabio Paccacerqua dell’omonima farmacia di Sforzacosta –. Alcuni cominciano a chiedere anche la Ffp3, che è la più protettiva di tutte, ma che serve quasi esclusivamente a chi sta in situazione di esposizione molto alta. I prezzi variano da 1.70 ai 4 euro delle Ffp3".

Intanto, sul fronte tamponi, le farmacie stanno tenendo ritmi serratissimi. "Questi giorni siamo a numeri molto elevati di tamponi, stiamo cercando di gestire il flusso con le prenotazioni, ma ce ne sono molti, parliamo di 250300 al giorno – ha continuato Paccacerqua –. C’è stato un aumento rispetto a prima di Natale sia di richieste di tampone che di positivi, siamo al 78 per cento: la situazione è difficile perché le farmacie stanno lavorando sopra ogni forza". "Le Ffp2 stanno avendo un’impennata pazzesca – ha aggiunto Ida Maria Kaczmarek, presidente provinciale Fedefarma –. Avevamo un ordine che doveva partire, ma non è ancora arrivato; comunque al momento non ne rimaniamo senza, avendo fatto una scorta in precedenza, ma non vorrei che accadesse ciò che era avvenuto con le chirurgiche nella prima fase dell’emergenza pandemica, che poi non si sono trovate. Vedremo adesso quanto calmiereranno il prezzo, anche perché queste mascherine non sono detraibili come le chirurgiche". Sul fronte tamponi, quelli fai da te sono finiti. "Quelli salivari li abbiamo ancora, anche se cominciano a scarseggiare nei depositi – ha proseguito –. La richiesta dei tamponi è aumentata esponenzialmente e adesso troviamo anche diversi positivi: bisogna fare una riflessione su quelli fai da te, perché chissà se poi quelle persone dichiarano la propria positività; qualcuno – riferisce la presidente provinciale di Federfarma – dopo un tampone rapido qui in farmacia mi ha chiesto addirittura di non segnalare la positività sul portale". Una richiesta che, ovviamente, è stata rispedita al mittente.