ANTONIO TUBALDI
Cronaca

Cresce la tassa sui rifiuti: "L’aumento è contenuto"

Il sindaco spiega le ragioni dell’approvazione in Consiglio: la variazione è legata all’iter sulla nuova discarica. E il tema accende la campagna elettorale.

Cresce la tassa sui rifiuti: "L’aumento è contenuto"

Cresce la tassa sui rifiuti: "L’aumento è contenuto"

Finisce di governare, con un lascito amaro per i recanatesi, la Giunta Bravi che nell’ultimo Consiglio comunale ha approvato – obbligata da norme e vincoli vari – l’aumento della tariffa per la raccolta differenziata dei rifiuti del 6,58%. La spesa preventivata per quest’anno, infatti, ammonta a 2.874.005 euro e sarà ben più alta nel 2025 quando si prevede di spendere 3.185.057 euro. "L’aumento – si spiega nell’atto deliberativo – è totalmente dovuto all’incremento dei costi sostenuti dal Cosmari sia per l’energia che dei carburanti sia per il trasporto dei rifiuti fuori provincia in attesa dell’ampliamento della discarica di Cingoli". Essendo questo un servizio che i cittadini si debbono pagare per intero, compresa la pulizia della città, i famosi microchips per il porta a porta nonché gli ispettori ambientali per i controlli del territorio, l’incremento, stando alla matematica, sarebbe stato del 9,60%. "Riusciamo ad applicare un minore aumento delle tariffe – ha spiegato in Consiglio comunale il sindaco – perché utilizziamo, per applicare delle detrazioni, il contributo Miur per le mense scolastiche, parte dell’entrate derivanti dal recupero dell’evasione, l’avanzo dell’entrata Tari del 2022 e dell’aumento delle superfici tassabili".

Le modalità organizzative del servizio saranno al centro del dibattito della campagna elettorale poiché, nonostante i microchip siano stati introdotti nel lontano 2012 con una spesa annua di 117 mila euro, non c’è ancora nessuna traccia dell’applicazione della tariffa puntuale che permetterebbe ad ogni residente di pagare in base a quanto effettivamente smaltisce. Inoltre, malgrado questi e i maggiori controlli con la presenza degli ispettori ambientali, l’ambiente continua a registrare situazioni di degrado e di incuria da parte di cittadini poco collaborativi né si registra un aumento importante della differenziata che potrebbe abbassare i costi e, di conseguenza, la tassa. Inoltre sul tema pesa l’incognita della dislocazione della nuova discarica provinciale che vede nel territorio collinare di Recanati l’individuazione, da parte dei tecnici, di diversi siti idonei tanto che sia l’Amministrazione che il comitato dei cittadini, nato proprio per contrastare tale scelta, hanno già presentato diversi ricorsi per bloccare ogni possibile situazione che possa penalizzare il territorio leopardiano. Nell’impasse politico, però, in cui nessuno sembra in grado di prendere una decisione, la discarica di Cingoli si sta esaurendo e prima che si riesca ad ampliare passeranno diversi mesi e nel frattempo i rifiuti dovranno essere trasportati fuori provincia, attività che ha contribuito a far lievitare i costi del servizio.