Croce Gialla delusa "Non ci sono richieste per il servizio civile"

C’è amarezza da parte della Croce Gialla di Recanati per non avere, per la prima volta dopo vent’anni, nessun nuovo giovane a svolgere il servizio civile volontario. Il perché non sia pervenuta nessuna richiesta da parte dei ragazzi dai 18 ai 28 anni è difficile capirlo. Eppure, fa presente la Croce Gialla, proprio qualche giorno fa "ci hanno salutato dopo un anno di gioiosa convivenza cinque volontarie. Ognuna di loro andrà per la propria strada, sicuramente più consapevole e più matura, alcune ritorneranno come volontarie perché un anno vissuto in associazione non si dimentica". Di solito, in questi giorni avveniva il cambio della guardia con nuove volontari; ma quest’anno non è stato così. "Purtroppo – scrive in una nota il sodalizio recanatese – non avendo ricevuto nessuna richiesta da parte dei giovani per tutto il 2022 fino ad aprile del 2023 non avremo ragazzi nella nostra associazione. È la prima volta dal 2003, anno della creazione del servizio civile, che andava a sostituire gli obiettori di coscienza, che rimaniamo senza la possibilità di dare ai ragazzi l’opportunità di fare esperienze diverse da quelle abituali (familiari, scolastiche). Siamo sconcertati che la città e il territorio di Recanati non abbiano capito l’importanza del servizio che, anche attraverso i ragazzi, diamo alla popolazione. Ma non ci scoraggiamo e continueremo a promuovere questo tipo di attività che ha permesso a 95 ragazzi (tanti ne abbiamo ospitato in questi 19 anni) di essere cittadini formati e consapevoli". Questa scarsa propensione a impegnarsi nel volontariato lo si registra anche per altre realtà. Giacomo Camilletti, presidente della Fondazione Ircer, che gestisce la casa di riposo, non nasconde che anche loro hanno fatto fatica a trovare giovani disposti al servizio civile. "Dopo mille cavilli burocratici e peripezie – confessa Camilletti – siamo riusciti a trovare dei giovani che prenderanno servizio a luglio".

Asterio Tubaldi