Dal pane al caffè, i conti non tornano "Impossibile non ritoccare i prezzi"

Commercianti alle prese coi rincari dell’energia e delle materie prime: così i margini sono quasi azzerati

di Marta Palazzini

"Bollette raddoppiate, inevitabile rivedere i prezzi al bancone". L’energie elettrica comincia a costare cara alle attività cittadine, così come si assiste a un significativo rialzo dei prezzi delle materie prime, dalla farina al caffè. Parrucchieri, titolari di bar, ristoranti e pizzerie, in questi giorni si stanno mettendo a tavolino per rivedere quanto tutti questi aumenti potranno cambiare il prezzo di vendita dei loro prodotti e servizi. Già in molti bar cittadini, ad esempio, un caffè si paga 1,10 euro, dieci centesimi in più rispetto all’anno scorso. "Le bollette sono aumentate del 1520 per cento – ha raccontato Nicola Paparelli de Il forno di Matteo –. Per quanto riguarda la farina non possiamo fare testo, perché essendo la nostra autoprodotta era già a un prezzo più alto; anche se so che dovrebbe essere aumentata dai 2 ai 5 centesimi al chilo. Sono poi aumentati i costi di tutti i latticini, così come quello del pomodoro e del burro. Per il momento, non abbiamo ancora cambiato i prezzi, contiamo di farlo nel mese prossimo, quando saremo in grado di avere la situazione reale sotto mano, valutando in base ai rincari che ci sono su tutti questi fronti". Per Andrea Orazi, del ristorante Il quartino, l’aumento dell’energia elettrica si aggira attorno ai mille euro. "L’energia elettrica è più che raddoppiata, da 700800 euro sono passato a 1.8001.900: ho almeno sei frigo da tenere accesi – ha detto –. Sul gas alla fine c’è stata solo una variazione di 100 euro, ma considerando anche il periodo in cui si lavora poco a causa della pandemia, si tratta di una vera mazzata. Per ora sulle materie prime grossi rincari non ci sono stati, ma bisogna considerare che in questo periodo si lavora con difficoltà". "Le bollette sono il doppio, l’anno scorso pagavo circa 500600 euro, quest’anno 1.195 – ha aggiunto Luigi Santi de La pizzeria del corso –. Il prezzo dei prodotti è aumentato in quantità minore fortunatamente, ma se non si trova il modo di frenare questa tendenza non so come faremo. E poi, anche se di poco, c’è comunque un aumento, come per le mozzarelle o le zucchine, ad esempio. Di solito aumentiamo i prezzi ogni 45 anni, ma se continua così chissà con quale frequenza bisognerà farlo. Da settembre ho aumentato già di dieci centesimi". "Devo ancora ricevere la bolletta di gennaio, ma i prodotti sono aumentati del 20 per cento – ha riportato Isen Sulejmani, titolare della parrucchiera Fenix –. Il mio prezzo è rimasto ancora quello, per cercare di venire incontro ai clienti, visto anche che dal 20 sarà necessario il Green pass per venire da noi, e chi non ha il vaccino dovrà considerare la spesa per venire qui e quella per un tampone. Ma se tutto continua ad aumentare, sarò costretto a rivedere il mio prezzo". "Noi abbiamo considerato almeno 500 euro in più rispetto alla stessa bolletta dell’anno scorso – ha concluso Marica Eustachi del bar Mercurio –. E poi questa non è nemmeno la prima bolletta che vediamo in aumento, già da ottobre ci sono i rincari. La bolletta è raddoppiata a fronte anche di un minor consumo da parte nostra delle apparecchiature, se si confronta il periodo che stiamo vivendo con quelli pre-Covid".