MARTINA DI MARCO
Cronaca

Dipendenza da dispositivi digitali: psicologi e associazioni fanno rete

Sensibilizzare i cittadini a un uso consapevole ed equilibrato dei dispositivi digitali per affrontare e limitare il problema della tecno-dipendenza....

Andrea Foglia, presidente dell’associazione Red Aps (Rete educazione digitale), ha siglato l’accordo

Andrea Foglia, presidente dell’associazione Red Aps (Rete educazione digitale), ha siglato l’accordo

Sensibilizzare i cittadini a un uso consapevole ed equilibrato dei dispositivi digitali per affrontare e limitare il problema della tecno-dipendenza. Questo l’obiettivo dell’Ordine degli Psicologi delle Marche che, tramite la presidentessa Katia Marilungo, ha siglato un protocollo con i vertici della associazioni DiTe e Red Aps (Rete educazione digitale), Giuseppe Lavenia e Andrea Foglia. Il preoccupante quadro che spinge all’azione arriva dai dati condivisi dall’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia di Save the Children, secondo cui nelle Marche il 14,3% dei giovani tra gli 11 e i 13 anni è stato vittima di cyberbullismo. Dall’indagine annuale condotta dall’associazione nazionale DiTe (Dipendenze tecnologiche, gap e cyberbullismo), guidata dalla psicologo e psicoterapeuta Giuseppe Lavenia, risulta invece che il 17% dei bambini di 3 o 4 anni possiede già un telefonino, il 78% utilizza il tablet e il 10% il laptop, mentre il 50% ha accesso a siti o app di messaggistica e il 21% ai social, con l’apertura di un profilo. "Il lato scuro delle piattaforme di interconnessione non risparmia nessuno", commenta la presidentessa Marilungo. La convenzione, della durata di tre anni e senza alcun onere finanziario, è rivolta al benessere di persone, famiglie e lavoratori: convegni, seminari, tavole rotonde, workshop e momenti di studio, con il coinvolgimento di esperti del settore, saranno volti ad approfondire le tematiche connesse alla dipendenza da internet e a fornire gli strumenti utili per affrontarne gli effetti negativi sulle sfere psicologica, sociale e relazionale. Un ciclo di incontri sarà inoltre dedicato alla conoscenza dei rischi legati al mondo digitale (tra cui adescamento, sexting, estorsioni, stalking, diffamazione, furto di identità e dipendenze dai giochi online). Il protocollo, oltre al benessere individuale e sociale, si propone di tutelare anche l’ambiente naturale e urbano, rivolgendo attenzione a tutte le categorie di cittadini.

Martina Di Marco