La signora Stefania Principi chiude la lavanderia dopo 34 anni

A fine anno anche la lavanderia di via Roma, di fronte all’ufficio postale di Civitanova Alta, chiuderà i battenti. Un’altra vetrina che spegnerà le luci, un’altra saracinesca che verrà abbassata. Un vero e proprio triste stillicidio, da dieci anni a questa parte. "Personalmente ho cercato di portarla avanti più che potevo – dice Stefania Principi, titolare da 34 anni – pur essendo andata in pensione 5 anni fa. Ma a questo punto vorrei godermi i miei due nipotini e dedicarmi anche a me stessa. I miei due figli hanno preso altre strade. Ho cercato in tutti i modi di venderla, in modo che l’attività proseguisse, nell’interesse del paese, come dei vicini centri storici di Morrovalle e Montecosaro, che ne sono sforniti. Purtroppo si sono presentati solo pochi soggetti interessati, che però – per rilevare e gestire l’attività – dovrebbero fare dei corsi come prevede la normativa, alquanto complessa e burocratica. Potrebbero iniziare se io fungessi da "preposto" per un paio d’anni, ma allora tanto vale che ci sia io. Stando così le cose tra alcune settimane svolgerò le pratiche per la chiusura definitiva il 31 dicembre". Ma avrebbe un futuro? "Sì, per una persona senz’altro. Un gestore giovane potrebbe anche sviluppare la clientela. Fino al duemila eravamo in tre a lavorare, poi con il declino della città alta la clientela è andata a scendere. Tuttavia la gente si avvale ancora del servizio di lavanderia, per tutto ciò che non può essere fatto in casa, anche se con meno soldi disponibili ne ha diradato il ricorso". Il caro bollette incide in questa attività artigianale? "Molto relativamente". Un pezzo di storia di Civitanova Alta che se ne va... "L’ha fondata 70 anni fa la signora Albertina Del Soldati di Firenze, una donna tutta grinta. Francamente mi dispiace molto, ci soffro, ma ormai il dado è tratto".

Cronaca

<p>A fine anno anche la lavanderia di via Roma, di fronte all’ufficio postale di Civitanova Alta, chiuderà i battenti. Un’altra vetrina che spegnerà le luci, un’altra saracinesca che verrà abbassata. Un vero e proprio triste stillicidio, da dieci anni a questa parte. "Personalmente ho cercato di portarla avanti più che potevo – dice Stefania Principi, titolare da 34 anni – pur essendo andata in pensione 5 anni fa. Ma a questo punto vorrei godermi i miei due nipotini e dedicarmi anche a me stessa. I miei due figli hanno preso altre strade. Ho cercato in tutti i modi di venderla, in modo che l’attività proseguisse, nell’interesse del paese, come dei vicini centri storici di Morrovalle e Montecosaro, che ne sono sforniti. Purtroppo si sono presentati solo pochi soggetti interessati, che però – per rilevare e gestire l’attività – dovrebbero fare dei corsi come prevede la normativa, alquanto complessa e burocratica. Potrebbero iniziare se io fungessi da "preposto" per un paio d’anni, ma allora tanto vale che ci sia io. Stando così le cose tra alcune settimane svolgerò le pratiche per la chiusura definitiva il 31 dicembre". Ma avrebbe un futuro? "Sì, per una persona senz’altro. Un gestore giovane potrebbe anche sviluppare la clientela. Fino al duemila eravamo in tre a lavorare, poi con il declino della città alta la clientela è andata a scendere. Tuttavia la gente si avvale ancora del servizio di lavanderia, per tutto ciò che non può essere fatto in casa, anche se con meno soldi disponibili ne ha diradato il ricorso". Il caro bollette incide in questa attività artigianale? "Molto relativamente". Un pezzo di storia di Civitanova Alta che se ne va... "L’ha fondata 70 anni fa la signora Albertina Del Soldati di Firenze, una donna tutta grinta. Francamente mi dispiace molto, ci soffro, ma ormai il dado è tratto".</p>

Civitanova Marche: "Dopo 34 anni di attività  chiudo la lavanderia"    

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