Dopo 5 anni assolto un terremotato che aveva costruito casette in legno

Per non lasciare le sue mucche, dopo il terremoto si era costruito due casette mobili in legno. Ma anche lui – come Peppina Fattori di Fiastra – era stato accusato di aver commesso un abuso edilizio. Ieri finalmente, dopo cinque anni, è stato assolto. Si tratta di Carlo Pennesi, agricoltore 79enne di Camerino. Nel 2016, dopo aver dormito per un breve periodo in un alloggio di fortuna con la madre anziana, ordinò due casette mobili che mise davanti alla sua casa lesionata, a Pontelatrave, per poter continuare a occuparsi della stalla. Nell’autunno del 2017 i carabinieri forestali rilevarono che le casette non erano in regola. Pennesi, forte anche della legislazione eccezionale per il sisma, il "decreto salva Peppina", chiese al Comune di sanare l’abuso commesso per necessità. Ma le strutture, secondo l’ufficio urbanistica, non erano sanabili. Pennesi fece ricorso al Tar, e il giudizio è ancora pendente. Nel frattempo, è partito il processo penale, nel quale il 79enne era accusato per l’abuso edilizio, la violazione paesaggistica, il mancato deposito del progetti e dei calcoli al genio civile, e la costruzione delle due casette in area protetta. Al termine dell’istruttoria però il pm Francesca D’Arienzo ha chiesto l’assoluzione dell’imputato, per aver agito in stato di necessità. L’avvocato difensore Giuseppe De Rosa ha sollecitato l’assoluzione per l’abuso edilizio, o la prescrizione, e la prescrizione piena per gli altri tre reati. Il giudice Francesca Preziosi ha dichiarato prescritto l’abuso, e ha assolto con la formula più ampia Pennesi per le altre accuse.