Ex fornace Smorlesi, il comitato attacca il sindaco: "Ecco il teatrino delle proroghe"

Rimandata la scadenza per gli interventi a carico della società

Migration

"Prendiamo atto con rabbia e sgomento che il nostro sindaco, sprezzante della salute dei suoi cittadini, ha avallato il consueto teatrino delle proroghe dei termini delle ordinanze, concedendo al curatore della società Smorlesi un termine fino al 30 giugno per chiedere tre preventivi e interloquire con un magistrato". Con queste parole il comitato cittadino "Voce Libera Montecassiano" attacca il primo cittadino, Leonardo Catena, riguardo all’iter per il risanamento della ex fornace Smorlesi a Valle Cascia. Il gruppo di residenti ha come obiettivo proprio quello di tenere alta l’attenzione sulla situazione nella frazione e più volte ha sollecitato la bonifica delle coperture in amianto danneggiate. "Se non fosse imbarazzante e paradossale, la situazione sarebbe addirittura ridicola. Aprite gli occhi cittadini di Valle Cascia – continua il comitato –, con questo metodo il Comune ha fatto trascorrere quasi dieci anni, lasciando che un ecomostro metta a repentaglio la nostra salute". L’ordinanza prevede la proroga dei termini per gli interventi al 30 giugno in seguito alla richiesta fatta "pervenire da Fabrizio Maggi, in qualità di commissario liquidatore del concordato preventivo Smorlesi Gaetana, Cecilia & C. srl in liquidazione sulla scorta delle seguenti motivazioni: valutare se effettivamente le ulteriori parti da mettere in sicurezza siano di competenza della procedura; acquisire più di un preventivo da aziende specializzate, vista la numerosità degli interventi e il loro ipotizzabile costo; interloquire con il giudice delegato in merito alle questioni poste dall’ordinanza, nonostante i colloqui siano contingentati a causa della pandemia in corso, il tutto al fine di ottenerne la necessaria autorizzazione". Per queste motivazioni, "il tempo concesso dall’ordinanza è quindi insufficiente". Il provvedimento firmato dal sindaco, quindi, ammette "una proroga per i termini di esecuzione degli interventi previsti, concedendo ulteriori trenta giorni, con scadenza al 7 giugno, anche al fine di consentire al soggetto obbligato di contemperare gli obblighi di urgenza con i principi di trasparenza e di economicità richiesti dalla procedura concordataria". La bonifica delle coperture in amianto è stata più volte prospettata, soprattutto dopo che le nevicate del 2012 avevano ulteriormente compromesso lo stato delle lastre in amianto, ma mai realizzata dalla società, tanto che già è in corso un processo che vede imputato il liquidatore della "Smorlesi". I cittadini hanno più volte reclamato un intervento concreto che riduca il pericolo dovuto al rilascio nell’aria delle fibre dell’amianto.