Festa per il torrione restaurato

Sistemato anche il ponte di San Catervo, nuove luci sulla città. "Spazi finalmente restituiti alla comunità".

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di Lucia Gentili

Taglio del nastro, sabato sera a Tolentino, per il torrione e il ponte di San Catervo, "riconsegnati" alla città dopo il restauro. Il sindaco Giuseppe Pezzanesi, telecomando alla mano, ha dato il via all’accensione della nuova illuminazione. Alla cerimonia, dopo la benedizione di padre Giuseppe Prestia, hanno partecipato autorità civili e militari, le imprese, i tecnici, il secondo reggimento cavalleggeri (gruppo storico costituito dall’associazione Tolentino 815), presieduto da Giammario Paparoni. "Il restyling era necessario – ha spiegato il primo cittadino –, con il consolidamento del ponte, il rifacimento delle passerelle pedonali, la ristrutturazione del Torrione. Bellezza e solidità, grazie al prezioso contributo di due professionisti della città, gli architetti Roberto Felicetti e Ado Gabrielli (è stato lui a chiamarmi dicendomi che il ponte aveva bisogno di un intervento). Ringrazio il lavoro svolto dagli uffici e dalle ditte, come Sardellini, Candeloro edilizia, Tecnoimpianti, Marco Pascucci, il perito industriale Fabrizio Mancini, Assm".

Sponsor tecnico per la fornitura dei materiali è stato IGuzzini Illuminazione. L’opera è costata circa 600mila euro. Il sindaco ha poi elencato le prossime opere, come il recupero di Porta Marina (finanziata per 200mila euro), i lavori al Lago delle Grazie e ai campi da tennis. Questi ultimi inizieranno oggi. "Il 29 ottobre del 2016 abbiamo fatto un sopralluogo – racconta l’ingegnere Katiuscia Faraoni, responsabile dell’area dei lavori pubblici del Comune, affiancata da tutto il team dell’ufficio – perché già c’erano stati danni dopo l’evento sismico del 26 ottobre al Torrione. Il 30 poi la metà dei merli, con la scossa di mezzogiorno, è caduta, insieme a buona parte del cornicione. Abbiamo deciso di tirare giù tutti i merli, per la sicurezza, ma volevamo restituire questo monumento alla città affinché Tolentino avesse un ingresso degno. E così è stato. Torrione e ponte andavano restituiti ai cittadini". L’architetto Gabrielli, che ha progettato l’intervento del ponte di San Catervo, ha dato poi spiegazioni sul "tocco romantico" nella linea di luce orizzontale, che nella progettazione rappresenta il "rapporto cielo terra", mentre il collega Felicetti, che si è occupato invece della ristrutturazione del torrione tolentinate, ha concluso: "Sono davvero molto lusingato per avere potuto restituire questo pezzo di storia alla città di Tolentino".