I sindaci: "Grave che sia stata dimenticata la situazione particolare della ricostruzione"

La possibile revoca del Superbonus ha scatenato reazioni negative tra i sindaci della provincia, definita "inopportuna" e minaccia la ricostruzione post-sisma.

I sindaci: "Grave che sia stata dimenticata la situazione particolare della ricostruzione"

I sindaci: "Grave che sia stata dimenticata la situazione particolare della ricostruzione"

Non è stata ben accolta dai sindaci della provincia la notizia della possibile revoca del Superbonus. Anche nella giornata di ieri, prima che in serata arrivassero le rassicurazioni del governo, sono continuate le reazioni, la scelta è stata definita "inopportuna" e tutti auspicano un passo indietro da parte del Governo.

"Questa scelta - ha affermato il presidente delle Autonomie Locali marchigiane e sindaco di Monte San Giusto, Andrea Gentili - è assolutamente inopportuna e minerebbe la ricostruzione. Arriva per di più dopo lo sblocco di tanti cantieri che si fermerebbero immediatamente. Sarebbe un macigno sulla ricostruzione. Il Governo torni sui suoi passi e ascolti i territori, ripristini nel decreto le agevolazioni per i territori colpiti dal sisma o trovi una soluzione giusta per tutelare tanti borghi, case, famiglie e territori che attendono da tempo".

Si è detto "allarmato" ma al contempo "fiducioso" il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci: "Questa misura non può essere revocata a tutti così, semplicemente. Anche perché bisogna considerare che il nostro Comune, come gli altri più colpiti, è fermo in attesa dell’approvazione del progetto del Consorzio di bonifica che riguarda la mitigazione del dissesto idrogeologico e idraulico di alcuni versanti. Un progetto a cui è connesso circa il 75 per cento della ricostruzione. Se la memoria non mi tradisce - sottolinea - l’attenzione per le aree terremotate era un punto del programma del governo e quindi sono fiducioso che il commissario Guido Castelli troverà a breve una soluzione".

Duro anche il sindaco di Treia, Franco Capponi, componente della cabina di coordinamento sisma 2016 di Anci Marche: "Noi sindaci siamo pronti a mobilitarci contro la decisione improvvisa del Governo, assunta ancora una volta senza confrontarsi con le realtà locali, di intervenire sul cosiddetto superbonus eliminando tutti i benefici, questo anche per le aree del cratere, e che rischia di avere effetti pesantissimi sulla ricostruzione". Il Superbonus, dice Capponi, non rappresenta un privilegio ma una imprescindibile necessità per aprire i cantieri.

La più severa è la posizione di Alessandro Gentilucci, di Pieve Torina: "Se ha deciso di tagliare il Superbonus, Giorgetti non conosce la storia dei comuni terremotati. Questa misura è stata riconosciuta a tutti i cittadini italiani per rendere le loro abitazioni più confortevoli e solide e ora viene tagliata a chi ne ha bisogno per riavere quello che avevano prima del sisma. Si toglie agli ultimi. Il problema è che senza Superbonus anche tutte le risorse spese per riqualificare i nostri comuni e rilanciare i territori saranno state spese invano. Se si vuole revocare il Superbonus, allora il Governo aumenti il contributo per la ricostruzione delle inagibilità gravi di almeno il doppio. Non possiamo giocare ogni volta a cambiare le regole, se non hanno più valore neanche le certezze che ci erano state date, a farne le spese sarà anche la tenuta sociale e psicologica dei cittadini del cratere".

Gaia Gennaretti