"Il Cammino di Santiago è unico Lo dedico a una persona a me cara"

L’esperienza di Dino Marinelli dalla Francia alla Spagna: "Uno dei viaggi più belli fatti tra fede, curiosità e pensieri".

"Il Cammino di Santiago è unico  Lo dedico a una persona a me cara"

"Il Cammino di Santiago è unico Lo dedico a una persona a me cara"

di Gaia Gennarretti

"Perché faccio i cammini? Perché si vedono luoghi incredibili. E quando sei solo la mente viaggia". A dirlo è Dino Marinelli, 71 anni. Un uomo che è impossibile fermare, dinamico, amante dei cammini. Quest’estate è partito per un mese circa, insieme a quello che lui definisce "socio", Claudio Cipolletti, per affrontare uno dei percorsi più famosi al mondo, il Cammino di Santiago. "È stato uno dei viaggi più belli che abbia fatto – racconta – perché ho potuto conoscere tantissime persone, vedere paesi, piccoli centri abitati, che vivono solo grazie al passaggio dei pellegrini. Anche per le bellezze architettoniche, ci sono cattedrali bellissime. Nel 2014 avevo affrontato un piccolo tratto ma ora il tracciato è stato modificato, non ci sono più i sentieri piccoli e impervi di una volta". Partenza dalla località francese di Saint-Jean-Pied-de-Port, questo percorso porta i pellegrini attraverso le splendide montagne dei Pirenei prima di raggiungere Roncisvalle, la prima tappa importante del Cammino Francese. In totale sono 781 chilometri. "Ci abbiamo messo un mese. Siamo stati fortunati perché non abbiamo mai avuto piogge abbondanti, solo qualche goccia che non ha compromesso il cammino. Una volta che si arriva a un centinaio di chilometri da Santiago purtroppo tutto diventa davvero caotico e commerciale. Bar, ristoranti, negozi. Questo è brutto, rovina un po’ lo spirito del cammino". Difficilmente si affronta il Cammino di Santiago senza uno scopo, che può essere la volontà di chiedere perdono o di ringraziare, o ancora di ricordare una persona cara: "Io l’ho voluto dedicare a una persona, era un desiderio che avevo da tanto. Per questo avrei preferito fino alla fine osservare quel silenzio tipico dei cammini. Comunque è stata una bellissima esperienza, siamo in contatto con le persone che abbiamo conosciuto. La ragazza ungherese che ha camminato con noi ci verrà a trovare a San Severino a breve". Marinelli ha all’attivo anche il Coast to Coast, la via degli Dei, la via dei Briganti, il cammino dei Borghi Silenti, la via Lauretana, la via dei Cappuccini "e dopo il 18 settembre, sempre con Cipolletti, partiamo per un pezzo di via Francigena. Fare i cammini non è come andare in montagna, si conoscono persone, si vedono luoghi particolari che stimolano la curiosità, a volte impensabili. E poi, quando sei solo (perché ognuno ha il suo passo), inizi a pensare a tante cose. Alla fede ma non solo".