"Il Comune chiarisca su palazzo Ferretti"

Il Tar invita l’amministrazione "a depositare una relazione sui passaggi della vicenda" che ormai va avanti da 20 anni con i proprietari

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di Lorena Cellini

Palazzo Ferretti di Civitanova Alta vive una storia infinita con il braccio di ferro tra chi ne rivendica la proprietà e il Comune, chiamato dal Tar, a fornire chiarimenti. Da quasi venti anni va avanti la battaglia degli eredi che chiedono al tribunale la restituzione dell’immobile di via Piceno, occupato d’urgenza nel 1999 per effettuare lavori di recupero e destinarlo a diventare una scuola media. I nove eredi del palazzo hanno così firmato l’ultimo ricorso al Tar per ottenere il risarcimento del danno patrimoniale da lucro cessante dovuto al mancato godimento dell’immobile a partire dal febbraio 2000 e del danno non patrimoniale da illecito extracontrattuale, oltre alla rivalutazione monetaria e agli interessi legali. La loro tesi è che la struttura sia stata occupata illegittimamente e, dopo l’udienza davanti al Tar dei primi di ottobre, l’ordinanza emessa dai giudici all’inizio di dicembre dispone la necessità di acquisire ulteriori elementi istruttori.

Al Comune di Civitanova viene ordinato "il deposito di una dettagliata relazione di chiarimenti sulla vicenda a firma del responsabile della pianificazione territoriale, edilizia e Suap" e anche alla "ricostruzione aggiornata del procedimento ablatorio e dovrà essere specificato se sia mai stato emanato il decreto finale di esproprio o eventualmente un provvedimento di acquisizione sanante ex articolo 42 bis del Dpr. numero 327 del 2001 in relazione all’edificio oggetto del ricorso". Appuntamento in tribunale per la prossima udienza l’8 marzo del 2023. I ricorrenti affermano di essere proprietari per via ereditaria di palazzo Ferretti (nella foto). L’edificio è stato oggetto di una procedura espropriativa estremamente complessa, sfociata in una prima occupazione d’urgenza deliberata dalla giunta comunale il 10 dicembre 1999 e poi attuata con decreto dirigenziale il 18 dicembre. Nel febbraio 2000 il Comune entrava in possesso della struttura e portò avanti i lavori per la riconversione in scuola. A partire dal marzo 2005, i ricorrenti hanno diffidato l’amministrazione a risarcire il danno da ‘occupazione appropriativa’ di palazzo Ferretti, da commisurarsi con il valore dell’immobile e in aggiunta con il riconoscimento dell’indennità dovuta per il periodo di occupazione di urgenza a partire da febbraio 2000. Il Comune di Civitanova si è costituito e ha prodotto difese articolate in cui viene contestato il difetto di legittimazione di alcuni dei ricorrenti che non avrebbero provato la successione ereditaria.