Il Museo nazionale del costume folcloristico di Castelraimondo, in via Della Croce, custodisce al suo interno una miriade di oggetti, abiti, fotografie, oggetti e video che sono stati minuziosamente studiati, selezionati e catalogati da un apposito collegio scientifico della Federazione associazioni folkloriche ttaliane (Fafit). L’alto profilo scientifico e culturale di "Habitus" è garantito dallo studio di un team di esperti che per il nuovo riallestimento ha impiegato circa un anno di tempo. All’interno di questa squadra c’è Sabina Gala (nella foto), antropologa, ricercatrice e appassionata di balli popolari. È lei la protagonista dell’ultima video intervista sul canale Youtube del museo e sui social network del Comune. "Il gruppo di lavoro per allestire il museo ha voluto dare importanza non solo al costume, ma anche a un insieme di oggetti e attività che fa parte del mondo folcloristico in generale", ha spiegato.