Il sondaggio: Acquaroli avanti di oltre 7 punti

Rilevazione Teknè: il candidato del centrodestra mantiene il vantaggio su Mangialardi. Ma gli indecisi superano ancora il 40%.

di Solidea Vitali Rosati

"Chi votereste come presidente della Regione?" L’esito del sondaggio realizzato da Teknè per l’agenzia di stampa Dire conferma il marcato vantaggio per Francesco Acquaroli, candidato della coalizione del centrodestra, su Maurizio Mangialardi, candidato del Partito democratico per il centrosinistra. Il primo raccoglie tra il 43,5% e il 47,5% di consensi sul campione di mille marchigiani, articolati per sesso ed età. Il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, invece, secondo il sondaggio effettuato nei giorni del 30 e del 31 luglio, si attesterebbe tra il 36% e il 40%. Per lo stesso campione, il candidato pentastellato Gian Mario Mercorelli, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle a Tolentino, raccoglie tra il 12,5% e 16,5%, mentre praticamente irrilevanti sono gli altri candidati alla carica di governatore delle Marche (tra 3% e l’1% di favore). Lo svantaggio del Partito democratico è netto. "Mangialardi annaspa e non recupera nulla – dice Emanuele Prisco, commissario regionale di Fratelli d’Italia –. Il distacco rimane di sette o otto punti. Questo è molto significativo, perché i candidati delle liste del centrodestra stanno iniziando adesso la campagna elettorale. I marchigiani vogliono cambiare e apprezzano il nostro progetto di governo per ricostruire le Marche, dopo i fallimenti della sinistra: quello che parte dall’ascolto e dal confronto con gli amministratori, le categorie e i cittadini marchigiani, che fino a oggi sono mancati e sono stati sostituiti da una politica che guardava dall’alto e decideva in modo autoreferenziale". "Non vogliamo sostituire un sistema con un altro – aggiunge il commissario regionale Prisco –, ma dare spazio alle migliori energie di questo straordinario territorio e fare rinascere le Marche". Va detto, tornando al sondaggio, che il margine di errore è pari al 3%, inoltre emerge la difficoltà di raccogliere una opinione tra la gente. Infatti, su una lista di 6.757 persone alle quali è stata rivolta la fatidica domanda sulla scelta alle urne, addirittura l’85,2% ha declinato l’invito. Il campione di riferimento è stato di mille cittadini marchigiani, dei quali ben il 41% s’è detto incerto tra i candidati, contro il 59%, invece, pronto a una dichiarazione di voto. Insomma, può ancora succedere di tutto, sebbene la tendenza a favore del centrodestra – stando alle ultime rilevazioni – sia la stessa da un po’ di tempo. Il tutto nel contesto di una campagna elettorale tra le più anomale, che costringe i candidati a fare campagna elettorale con la gente rintanata sotto l’ombrellone. "Sono tantissimi quelli che ignorano ancora quale sia il giorno del voto, ovvero il 20 e 21 settembre", fa rilevare ad esempio Andrea Biancani, candidato pesarese del Partito democratico. A proposito di tour de force, mercoledì il candidato del centrosinistra, Maurizio Mangialardi, sposterà il tour "Blue and orange" dall’entroterra alla costa maceratese, Civitanova per la precisione, città di Francesco Micucci, consigliere regionale uscente e candidato nelle file del Partito democratico. Mangialardi sarà prima allo chalet Attilio e poi farà una passeggiata in centro.