Immuni: facile e veloce, come scaricare l’app

Il nostro test per installare il nuovo sistema di tracciamento digitale anti Coronavirus. Privacy ok, basta la provincia di residenza

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"Ciao! Con il contributo di tutti Immuni aiuta a contenere il virus e a tornare il prima possibile alla normalità". È il messaggio che compare sul display del nostro smartphone dopo avere scaricato l’app Immuni, il sistema di tracciamento digitale avviato in maniera sperimentale già nelle Marche. Per scaricare l’app basta digitare la parola Immuni nella barra in alto di Google Play o Apple store e comparirà subito sotto l’app come prima opzione. Poi, bisogna premere ‘installa’ e apparirà qualche minuto dopo l’icona sul display. È difficile da utilizzare e come funziona? Attraverso una breve guida cercheremo di capire quali sono i passaggi fondamentali. Le prime quattro schermate iniziali, che compaiono una dopo l’altra, sono di presentazione generale dell’applicazione e spiegano a che cosa serve: nella seconda si legge "Immuni si prende cura di te", un testo nel quale si spiega che l’applicazione avverte nel caso si sia entrati in contatto con un soggetto positivo. Poi, "Rallentiamo insieme l’epidemia": gli utenti che scoprono di essere stati vicini a un positivo, possono isolarsi e prevenire la diffusione. Infine la quarta schermata, "La tua privacy è tutelata": si dichiara che l’app non seguirà gli spostamenti di chi la utilizzerà e non conoscerà nemmeno la sua identità. Nel display di tutte le prime schermate c’è anche l’opzione "Scopri di più" ed è lì che è spiegato in che modo il sistema riesce a fare tutto questo, proteggendo i dati personali. Immuni associa ogni telefono a un codice generato in maniera casuale, che cambia diverse volte ogni ora. I telefoni nei quali è stata scaricata l’app, quando sono vicini, si scambiano i rispettivi codici. Chi risulta positivo potrà scegliere di condividere i propri codici casuali, così da fare partire la comunicazione di positività verso chi è stato in contatto con luilei. Sarà però l’operatore sanitario a inviare la comunicazione a tutti gli altri codici con cui è stato in contatto, attraverso un server. Proseguendo nella configurazione dell’app, compare la schermata relativa alla privacy, dove si legge che Immuni non raccoglie il nostro nome, cognome, data di nascita, indirizzo o numero di telefono e non può quindi risalire alla nostra identità. Non raccoglie poi alcun dato di geolocalizzazione e nessuno spostamento sarà tracciato. Questa sicurezza viene garantita proprio dalla generazione di codici, che variano in un breve lasso di tempo e che si connettono ad altri utenti attraverso il bluetooth. Per procedere, viene poi richiesto di mettere le spunte su "Dichiaro di avere più di 14 anni" e poi "Ho letto l’informativa sulla privacy". Gli unici dati da inserire sono regione e provincia di residenza, informazioni chieste nelle due pagine successive. In tutti questi casi, è comunque specificato nell’informativa che i dati saranno conservati fino al 31 dicembre, e nel caso ci si volesse cancellare, basterà disinstallare l’app dal proprio cellulare. L’ultimo passo è quello per "abilitare le notifiche di esposizione al Covid-19": questa funzione consente di registrare i contatti con altri utenti, usando il bluetooth, per cui se si vuole proseguire bisogna premere il tasto "abilita", posizionato nella parte inferiore dello schermo. Per questo passaggio è richiesta anche la conferma. La configurazione sarà completata, ma prima di accedere alla Home, il sistema ricorda di proteggere sempre il dispositivo (ad esempio attraverso l’impostazione di un codice), e di fare attenzione alle false comunicazioni (sms o telefonate). A configurazione conclusa, comparirà il messaggio "Servizio attivo", con sotto le informazioni generali sul funzionamento del sistema e sulle norme igieniche e sanitarie da applicare. Nella barra in basso, a destra si trova l’icona delle impostazioni.