Ingoia ovuli di eroina: arrestato un nigeriano

Bloccato dai carabinieri in via Pagnanelli e portato in ospedale. Su di lui pendeva un ordine di espulsione emesso nel 2019

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Stava camminando nei pressi di un supermercato in via Pagnanelli (nel quartiere Pace) quando, alla vista dei carabinieri, ha pensato bene di ingoiare alcuni ovuli di eroina che aveva con sé. Ma la mossa non è sfuggita ai militari che lo hanno immediatamente fermato e controllato. A finire nei guai un 37enne di origine nigeriana, Osuagwu Collins Chinedu: è stato arrestato giovedì mattina dai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Macerata, dopo aver passato due notti in ospedale in attesa di espellere la droga.

Dai controlli effettuati successivamente, è risultato che sull’uomo gravava anche un ordine di espulsione dal territorio nazionale emesso nel 2019 dall’autorità giudiziaria di Verona, poiché considerato persona socialmente pericolosa. Espulsione che era stata ignorata. L’operazione antidroga è scattata martedì scorso, erano circa le 15 quando i militari hanno fermato il 37enne in viale Pagnanelli nelle vicinanze di un supermercato. Alla vista dei militari l’uomo ha immediatamente ingoiato degli ovuli contenenti della droga e, quando è stato bloccato, addosso aveva anche 4.780 euro e un bilancino elettronico di precisione.

Trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale cittadino è stato sottoposto a diversi controlli per verificare cosa avesse realmente ingerito e la lastra ha evidenziato la presenza di sei ovuli nel cavo orale. Il nigeriano è rimasto in ospedale fino a giovedì mattina quando ha espulso un ovulo termosaldato contenente 3,140 grammi di eroina.

Ieri mattina, in tribunale a Macerata, si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto. ll nigeriano è difeso dall’avvocato Raffaele Belogi e ha raccontato la sua versione dei fatti. Il pubblico ministero aveva chiesto che l’uomo fosse trasferito in carcere con obbligo di dimora fuori dalla provincia di Macerata e divieto di ritorno, ma il giudice Daniela Bellesi ha disposto l’obbligo di dimora nel comune di Ancona, dove il nigeriano ha dichiarato di avere dei parenti. Per il 37enne il giudice Bellesi ha disposto anche il divieto di tornare a Macerata.

c. sen.