Inquilini increduli: messi in allarme dalle sirene

di Marta Palazzini

"Nessuno di noi ha sentito nulla, ci siamo resi conto soltanto quando abbiamo avvertito il suono delle sirene". Sono le parole di alcuni dei condòmini della palazzina all’angolo tra via Alighieri e via Foscolo, dove (al terzo piano) vive la famiglia indiana. Il giorno dopo, nel condominio si vive ancora tra choc e stordimento per quello che è accaduto domenica pomeriggio: le persone che si trovavano in casa riferiscono di non avere avvertito nessun rumore, né di avere avuto avvisaglie. Anzi, i vicini raccontano di avere sempre avuto buoni rapporti con gli inquilini di quell’appartamento. "Noi eravamo a casa, ma non abbiamo sentito nulla – dice una coppia –. Nessun rumore, nonostante fossimo qui. Lo abbiamo appreso dagli articoli di giornale". Anche due studenti vivono nel palazzo, ma domenica pomeriggio erano fuori di casa. "Non eravamo a casa, siamo stati fuori per festeggiare il primo maggio – riferiscono –. Quando siamo rientrati, erano circa le 18.30, abbiamo trovato le pattuglie della polizia sotto casa con i vigili del fuoco e l’ambulanza: ci siamo un po’ spaventati, non sapevamo che cosa fosse successo. Da quando siamo qui ci è capitato di incontrare la famiglia sulle scale, ma era un rapporto che non andava oltre il buongiorno e buonasera". Una inquilina ammette di non avere mai saputo che la donna vivesse in quel palazzo: nonostante la incontrasse spesso, pensava venisse a trovare una famiglia di amici, sempre di nazionalità indiana. "Non sapevo vivesse qui, l’ho incrociata insieme alla figlia diverse volte, ma pensavo facessero delle visite, ad esempio non so chi sia il marito – racconta –. Ci siamo resi conto che era accaduto qualcosa quando sono arrivati i pompieri e l’ambulanza, all’inizio non capivamo che cosa fosse successo, perché prima non abbiamo avvertito nessun rumore o avvisaglia di ciò che stava avvenendo. Forse nessuno ha capito che cosa stava passando quella donna e quando capitano cose del genere, viene anche da sentirsi un po’ in colpa, visto che siamo vicini. Quando abbiamo appreso la notizia, infatti, è stato proprio uno choc. Sono sempre state persone garbate, anche nei gesti semplici, tipo chiamare l’ascensore per noi". "Vivevano qui da tempo – conclude l’avvocato Massimiliano Fraticelli –. Erano persone molto cordiali, non ci sono mai stati problemi".