Intasca i soldi della madre: condannato

Cinque anni e tre mesi di reclusione per un maceratese: quei soldi servivano per pagare la casa di riposo

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di Paola Pagnanelli

Condannato a cinque anni e tre mesi di reclusione, per essersi intascato i soldi della madre anziana invece di usarli per pagare la casa di riposo. Così ieri si è chiuso il processo al maceratese Renato Perini, imputato di peculato. I fatti, avvenuti dal luglio 2018 al marzo 2019, erano emersi proprio grazie alla segnalazione della casa di riposo di Sant’Angelo in Pontano. La madre di Perini, ottantenne, era stata ricoverata lì, da quando le sue delicate condizioni di salute le avevano reso impossibile vivere da sola. Il figlio fu nominato amministratore di sostegno, per gestire le risorse della pensionata.

Ma dopo qualche tempo la segreteria della struttura rilevò che non erano state pagate le rette, e segnalò il fatto al giudice tutelare Franca Pecorari. Il giudice ne chiese conto a Perini, che però non rispose mai e non depositò alcuna relazione su come erano stati spesi i soldi della madre. A marzo del 2019, il tribunale segnalò il caso alla procura e nominò una nuova amministratrice di sostegno per la pensionata, l’avvocato Roberta Bizzarri. Venne fuori che alla casa di riposo mancavano 11.726 euro di rette, e che sul conto della anziana erano rimasti poco più di 600 euro. Secondo quanto emerso dalle indagini della procura, Perini si era intascato 37mila euro di sua madre. Così per lui era partita l’accusa di peculato. Nel corso del processo l’imputato, difeso dall’avvocato Sergio Ariozzi, ha negato di aver sottratto i soldi della madre, assicurando di aver speso tutto per le necessità della donna: al massimo, gli si poteva chiedere conto di una decina di migliaia di euro, ma il resto era andato tutto all’anziana. Ieri in tribunale a Macerata, però, la corte ha accolto la richiesta del procuratore Claudio Rastrelli e ha condannato l’imputato a cinque anni e tre mesi di reclusione. Il tribunale ha disposto anche la confisca di 37mila euro a carico di Perini, e l’invio degli atti alla procura per valutare eventuali ipotesi di reato nei confronti di un altro soggetto. Ora il maceratese potrà fare appello contro la condanna. L’uomo per altro ha altri precedenti. Nel processo, per difendere le ragioni dell’anziana si era costituita in giudizio anche l’avvocato Roberta Bizzarri; nel 2019 però la pensionata è morta.