La narrativa che Strega. Il premio fa tappa in città

Tutto esaurito al cineteatro Italia per i dodici candidati al riconoscimento. Sul palco anche Adrian Bravi per l’ultima giornata di Macerata Racconta.

La narrativa che Strega. Il premio fa tappa in città

La narrativa che Strega. Il premio fa tappa in città

Macerata Racconta ospita la dozzina del premio Strega. In un cineteatro Italia tutto esaurito, i finalisti del più importante premio per la narrativa hanno condensato i loro stili e le loro storie in dialogo con Loredana Lipperini. Sul palco anche Stefano Petrocchi, presidente della fondazione Bellonci, organizzatrice del premio. Nei dodici è rientrato anche il recanatese Adrian Bravi che ha descritto il suo romanzo come "un libro nato dalla mia amicizia con Adelaida Gigli, che mi ha portato per la prima volta a confrontarmi col genere biografico", mentre Sonia Aggio ha parlato del suo "Nella stanza dell’imperatore", che si confronta con temi come scelta e destino in un "racconto di desideri soffocati", con espliciti riferimenti alla tragedia shakespeariana. Paolo Di Paolo, presentando "Romanzo senza umani", si è espresso sul valore metaforico del linguaggio e le allegorie che la visione di un lago fa "esplodere tra le mani"; Donatella Di Pietrantonio, con "L’età fragile", racconta con parole di oggi un caso di cronaca nera accaduto in Abruzzo negli anni ‘90, il delitto del Morrone. Tommaso Giartosio, con "Autobiogrammatica", parla di come siano le parole a definirci. Antonella Lattanzi parla di corpo femminile, perdita e dolore: "Cose che non si raccontano" è un libro autobiografico, una narrazione "sul voler essere madre ma al contempo scrittrice".

"Dalla stessa parte mi troverai", di Valentina Mira, è una storia ambientata negli anni ‘70 che riemerge quando, nel 1987, Mario Scrocca viene trovato impiccato in carcere. Melissa Panarello, in "Storia dei miei soldi", racconta di Clara e dell’asse ribaltato su cui si gioca un rapporto madre figlia, oltre che del grande tabù del denaro in mano alle donne; "Il fuoco invisibile" di Daniele Rielli parla di xylella, la malattia che, arrivata agli ulivi in Puglia, crea scompiglio nella comunità e determina una caccia alle streghe. Il libro di Raffaella Romagnolo, "Aggiustare l’universo", ambientato in un’Italia appena uscita dalla Seconda guerra mondiale, narra con gli occhi di una bambina ebrea e una giovane insegnante il percorso di uscita dal trauma del conflitto. Chiara Valerio ha parlato del suo romanzo, "Chi dice e chi tace", che con la forma dell’inchiesta racconta di Vittoria, la protagonista, a Scauri, nel basso Lazio. Dario Voltolini ha scritto, con "Invernale", un libro sul padre. Un pomeriggio maceratese di confronto sulle migliori possibilità della letteratura odierna.

Lorenzo Fava