."La sanità, le care istituzioni, se la sono dimenticata?"

La lettera di protesta di un residente di Fiuminata su un disservizio all’ospedale di Camerino

Volevo denunciare un problema di malasanità avvenuto oggi, per capire se si tratta della regola o dell’eccezione. Mia madre quasi 92enne, con invalidità conclamata, dopo una caduta si è ritrovata, da tre settimane, con dolori continui ai fianchi e ad una gamba. Sperando che la situazione di salute migliorasse attraverso pomate, Tachipirina ed antinfiammatori, ci siamo resi conto invece che la situazione peggiorava e abbiamo così deciso, visti i dolori lancinanti, di recarci al pronto soccorso di Camerino, il più vicino a Fiuminata, un paesino dove risediamo in certi periodi dell’anno (abbiamo il domicilio a Roma). Alle 9.15 siamo stati “accettati“ con codice bianco. Nonostante i persistenti dolori abbiamo chiesto se si potesse rivedere il colore del codice. Non ci hanno nemmeno “calcolato” forse perché gli anziani sono solo un peso sociale? Forse perché siamo domiciliati fuori regione? Alle 13 ho fatto presente a più infermieri che mia madre oltre agli atroci dolori, doveva prendere, secondo orario, dei medicinali salvavita e non poteva attendere . Naturalmente nessuna presa in carico delle problematiche da parte del personale presente, per cui atteso ulteriore tempo inutilmente, ho preso l’iniziativa di andare da un responsabile. Anche stavolta mi hanno detto che non c’era nessuno disponibile. A questo punto abbiamo deciso di andarcene via accompagnati da un senso di frustrazione ed impotenza. Probabilmente dovremo andare in privato. Ma chi ha delle misere pensioni come può affrontare certe spese? Chi ci tutela e chi ci rifonda del disservizio? La situazione di Camerino è causata dalla politica amministrativa o magari e’ dovuta a scarsa organizzazione interna? La sanità, le care istituzioni, se la sono dimenticata?

Danilo Romagnoli