L’addio a Sirio Reali, artista con un linguaggio pittorico unico

L'artista e insegnante Sirio Reali è deceduto a 80 anni nella sua casa a Chiarino di Recanati. Celebre per le sue opere, ha lasciato un'impronta significativa nel mondo dell'arte. La camera ardente è allestita nel suo studio per rendere omaggio al grande artista.

L’addio a Sirio Reali, artista con un linguaggio pittorico unico

L’addio a Sirio Reali, artista con un linguaggio pittorico unico

È morto mercoledì pomeriggio, nella sua casa a Chiarino di Recanati, a 80 anni, Sirio Reali, insegnante per diversi anni all’Istituto statale d’Arte di Macerata e artista conosciuto, forse uno dei più rappresentativi della sua generazione. Se n’è andato dopo diverse e diversificate "Colazioni al Bar", tanto per citare il titolo della sua ultima produzione raccolta in un volume presentato il 12 marzo scorso alla biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata. Lui non era presente, perché già gravemente malato, ma c’erano Tina e Margherita, moglie e figlia, circondate da un folto pubblico di amici, colleghi, artisti, collezionisti e critici, tutti insieme per tributare un tangibile omaggio ad un grande artista. Nel 2011 ha partecipato alla Biennale di Venezia nel padiglione Italia-Marche e nel 2014 si tenne a Palazzo Buonaccorsi, a Macerata, una sua personale dal titolo ’Macchine, Finestre, Balconi, Case’. "Sirio Reali - ricorda Paola Ballesi, presidente dell’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi -è considerato un artista appartato e solitario che filtrava, attraverso il suo periscopico immaginario, tutta la realtà restituendola ad una sorta di momentanea stabilità attraverso i manufatti simbolici che hanno scandito le forme del progredire umano. Ha guardato e attraversato tutte le tendenze e i movimenti artistici degli ultimi cinquant’anni, attento a non contaminare, ma semmai arricchire, il suo linguaggio pittorico fatto di sapienza tecnica, estro creativo, fertile imagerie e lucida determinazione. Paesaggi surreali, esterni cementizi, reperti industriali, forme claustrali, uniche tracce enigmatiche e inquietanti di un’umanità invisibile, forse scomparsa o in via di estinzione, condannata a vagare, insieme al pianeta Terra e tutto il suo armamentario tecnologico, alla deriva dell’universo galattico".

La camera ardente è allestita nel suo studio, in contrada Chiarino n. 84 a Recanati, e sarà possibile rendergli omaggio fino a domani alle ore 18. La famiglia ha chiesto non fiori, ma opere di bene.