"Lanceremo le bandiere in alto verso te"

L’ultimo saluto all’arrampicatore morto a Frasassi. Il gruppo degli sbandieratori: "Maurizio, resterai il nostro punto di riferimento"

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di Chiara Gabrielli

"Maurizio, amore mio. Maurizio, amore mio". Tutto il paese di Montecassiano si commuove al grido della mamma di Maurizio Pandolfi: stretta al marito, cerca di farsi forza. In tantissimi ieri alla Collegiata per dare l’ultimo saluto al loro amico adorato. Pienissima la chiesa del centro storico del paese: ci sono tanti ragazzi e anche tanti amici dei genitori di Maurizio.

Appoggiata sopra la bara la bandiera, ricoperta di tantissime firme, del gruppo degli Sbandieratori del Palio dei Terzieri di Montecassiano e poi una bellissima foto di lui, sorridente. Pandofi è morto sabato pomeriggio mentre stava facendo un’arrampicata nella zona della Gola di Frasassi, a Genga: Pandolfi si trovava in compagnia di un’amica quando all’improvviso la tragedia, purtroppo per l’idraulico di 36 anni non c’è stato nulla da fare.

Inconsolabili la mamma Paola, il papà Agostino, la nonna Maria, tutti i parenti e gli amici cari, oltre al gruppo degli Sbandieratori del Palio dei Terzieri di Montecassiano, di cui Maurizio era colonna portante: "Il terreno sui cui poggiavamo i piedi sabato pomeriggio ha vacillato – il messaggio di Alessandro Bellezze in chiesa, a nome del gruppo Sbandieratori -, ci ha colti all’improvviso, come un terremoto, una tempesta, le onde ci hanno sbalzati in ogni direzione, destabilizzandoci e lasciandoci inermi. Oggi sentiamo solo dolore e rabbia, non siamo capaci di capire e forse non vogliamo neanche. Sei così prezioso per noi, sei il nostro punto di riferimento, una delle nostre colonne portanti, l’esperienza e la sicurezza. Oggi vogliamo solo fare memoria di tutti quei preziosissimi momenti condivisi insieme, il tuo sorriso, la tua lealtà, il tuo buon cuore, l’odore della tua pipa, a volte un po’ meno, i brindisi col vino cotto – la voce rotta dalla commozione –, le tue assenze rumorose, i tuoi ‘sì’. Tutto ciò ci mancherà terribilmente, il tuo ricordo in noi sarà sempre vivo e alto, come quei lanci che riuscivi a fare solo tu e che ci lasciavano sempre sognanti e con il naso verso l’alto. Noi continuiamo a guardare in alto, e un pensiero sarà sempre riservato a te".

"Un’ultima carezza – prosegue nel messaggio – , un ultimo simbolo, per riempirci gli occhi di meraviglia e gratitudine. Ti vogliamo bene. Il tuo gruppo, gli sbandieratori". All’uscita dalla chiesa, gli Sbandieratori, schierati lungo la scalinata, hanno reso omaggio all’amico scomparso alzando al cielo le aste delle bandiere: tutto il paese si è fermato in quei momenti, mentre i rintocchi delle campane riempivano il silenzio. Presente anche il sindaco Leonardo Catena, e in tantissimi sono arrivati da Macerata per abbracciare un’ultima volta il loro adorato compagno Maurizio.

Il corpo di Pandolfi è stato poi sepolto nel cimitero di Pieve Torina.