di Lucia Gentili
Toni accesi, ieri, all’inizio del consiglio comunale. Entrambe le minoranze, Tolentino Città Aperta (D’Este e Cesini) e Tolentino nel Cuore con Fratelli d’Italia presentano ciascuna un’interrogazione urgente sull’Assm, in seguito alle dimissioni del presidente Stefano Servili. La prima viene ammessa, la seconda no. Il capogruppo di Fd’I Colosi decide di non entrare prima dell’avvio di seduta (formalmente assente, ritira le altre interrogazioni e la mozione). Resta la capogruppo di Tolentino nel Cuore Luconi che, tra i vari punti, interroga l’amministrazione anche sul campus scolastico: il sindaco Mauro Sclavi spiega che la prima pietra, se tutto va liscio, non sarà posta prima di "fine 2023-inizio 2024". Il primo cittadino ripercorre la vicenda di Servili e la volontà di non fare ricorso dopo la revoca dell’autorizzazione Asur per non mettere in stallo la municipalizzata. "Sono arrivate due interrogazioni urgenti sullo stesso tema – afferma il presidente del Consiglio Alessandro Massi –, quella di Tolentino Città Aperta martedì e l’altra oggi (ieri per chi legge, ndr). Pur essendo quest’ultima legittima e corretta nelle tempistiche, in quanto è stata presentata prima della conferenza dei capigruppo, mi assumo la responsabilità di non averla ammessa: necessita di approfondimenti da parte degli organi competenti dell’Assm, per non mettere a rischio rapporti giuridici". "Stiamo attendendo la risposta dell’accesso agli atti in cui chiediamo documentazioni e date precise", scrive poco dopo la Luconi in un post. Durante la seduta, la consigliera di minoranza ha chiesto anche chiarimenti sull’eventuale delocalizzazione dell’industria insalubre Saipa. "L’accordo fatto dalla precedente amministrazione è nullo perché ha firmato solo uno dei due proprietari – dice il sindaco –, non è stato accolto nei bandi della rigenerazione urbana e non è sostenibile per Tolentino realizzare un palazzetto da tremila posti". Sul campus Sclavi invece afferma: "Il progetto è passato, con l’aggiornamento dei prezzi, da 23 a 28 milioni. L’Erap sta validando questa valutazione. Una gara europea, da quanto ci dice l’Usr, va da 6 mesi in su. E la durata dei lavori tra i 2 e i 5 anni". La Luconi ha proposto quindi un tavolo di confronto, tutti insieme, con il presidente della Provincia Sandro Parcaroli.