"Le dimissioni di Strappato un danno per i cittadini e per l’urbanistica"

Mercuri di Vince Civitanova: "Scelta dopo le polemiche in Consiglio comunale"

"Le dimissioni dell’ex dirigente di urbanistica Paolo Strappato non possono essere impugnate dall’opposizione per fare politica contro il governo della città. La conseguenza sarà di ritardare la soluzione dei progetti legati al settore dell’urbanistica, tenuto conto che l’ufficio tecnico è sotto organico e che Strappato ha gestito la fase propedeutica dei progetti in itinere". È la considerazione di Paolo Mercuri, capogruppo consiliare di Vince Civitanova, di fronte alla scelta di dimettersi fatta dall’ex dirigente, decisa, a suo parere, per le polemiche scaturite in consiglio comunale perché assunto nello staff politico del sindaco in veste di tecnico. Un provvedimento giudicato illegittimo dalle opposizioni, e contro il quale le consigliere Silvia Squadroni e Lavinia Bianchi (SiAmo Civitanova ) avevano annunciato ricorso all’Autorità Anticorruzione. A difendere la regolarità del provvedimento è stato il segretario generale Sergio Morosi, ma nel dubbio, l’interessato ha preferito dimettersi. "Non trovo accettabile – dice Mercuri – l’accanimento e quasi la rabbia con cui certe opposizioni hanno posto il problema, ignorando che l’assunzione era pro tempore, in attesa dell’espletamento dell’iter concorsuale per assumere un nuovo dirigente. Così – aggiunge Mercuri – l’unico risultato è di sguarnire un ufficio tecnico già in sofferenza. Il ruolo delle opposizioni è importante ma non può essere diretto a fare il male della città per mettere in cattiva luce l’ amministrazione. Ad essere danneggiati sono solo i cittadini e il settore legato all’edilizia".