
Il dirigente della polizia locale Cristian Lupidi
Da sabato, in via sperimentale e fino al 24 aprile, divieto di bere alcolici nelle aree pubbliche tutti i giorni dalle 22 alle 6, nel perimetro della zona centro-sud. Lo dispone l’ordinanza firmata martedì sera dal sindaco. Tre mesi per contrastare il fenomeno dell’abuso di alcool anche tra giovanissimi, che bivaccano e si ubriacano nei giardini pubblici e per strada.
"Il personale che opererà da sabato prossimo procederà a effettuare i controlli anche anche per far rispettare il provvedimento" spiega il dirigente della Polizia municipale, Cristian Lupidi. "Il regolamento di polizia urbana – aggiunge – già con l’articolo 34 prevede per l’amministrazione comunale la facoltà di disporre divieti in tal senso e con una ulteriore applicazione pratica sono stati definiti gli orari e la zona oggetto del divieto". Multe da 300 euro per chi alzerà il gomito dove è vietato e attenzione, perché non sarà consentito bere alcolici nemmeno davanti ai locali, se non nelle aree in concessione all’esercizio pubblico, vedi i dehors. "L’ordinanza impatta – conferma Lupidi – anche sulle aree esterne agli esercizi pubblici, a meno che non siano state autorizzate dall’amministrazione comunale. Come ci stiamo organizzando? Da sabato, come dicevo, polizia locale operativa anche su questo fronte e poi stiamo ragionando su una progettualità legata a un piano di sicurezza urbana, con servizi pianificati e discussi nelle riunioni dei comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza".
Il provvedimento ha provocato qualche scetticismo in città. "Noi – conclude Lupidi – ci limitano ad applicare le norme e tutte le altre valutazioni sono di ordine politico".
Il divieto è la reazione alle risse e a episodi di degrado legati all’abuso di alcool, scenari analizzati nei vertici in prefettura del comitato per l’ordine pubblico del 28 novembre, dell’11 dicembre e l’ultimo il 21 gennaio, giorno in cui il sindaco ha firmato l’ordinanza. "Abbiamo studiato e condiviso – commenta Fabrizio Ciarapica – con gli organi preposti questa nuova misura di sicurezza che non limita le attività dei locali, ma preveniene situazioni sgradevoli, tutelando le esigenze dei residenti, degli stessi esercizi commerciali e di chi vuole divertirsi rispettando la civile convivenza. L’obiettivo è raggiungere un equilibrio dei diversi interessi in gioco, in coerenza con i principi posti dalla Corte costituzionale, nel rispetto dei criteri di proporzionalità e ragionevolezza".
Lorena Cellini