Nonna Peppina è commendatore

L’omaggio del presidente Mattarella all’anziana simbolo dei terremotati. "Sono felice, non so se lo merito"

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di Lucia Gentili

Nonna Peppina di Fiastra, al secolo Giuseppa Fattori, è stata nominata commendatore della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella. Il capo dello Stato ha conferito l’onorificenza motu proprio, ovvero per propria iniziativa. Una gioia indescrivibile per le figlie Gabriella e Agata Turchetti, e i suoi nipoti. "Che carica! Non so se me lo merito – dice la 98enne, simbolo della resilienza dei terremotati –, ma sono tanto contenta. Non mi aspettavo niente e la vita mi ha dato veramente tanto. Sono grata. Dedico questo riconoscimento a mio marito Gaspare, detto Rino, che non c’è più da tredici anni". Rino aveva costruito la casa distrutta dal sisma, ora in fase di costruzione. I lavori purtroppo vanno a rilento per le condizioni del tempo, ma l’obiettivo resta di festeggiare il 99esimo compleanno, il 26 novembre, nella nuova abitazione. Ieri Gabriella, sul suo profilo Facebook, ha pubblicato una foto con la mamma con un titolo simpatico: "Ubi maior minor cessat, un passo indietro alla commendatora. Queen Betty de noantri". "È un’emozione grande – spiega Gabriella Turchetti –, non avrei mai immaginato una cosa simile, né che mi avrebbe fatto questo effetto. È stato un susseguirsi di telefonate, ieri, per mamma. I nipoti sono fieri di lei". "La vicenda della casetta ci ha dato tanto dispiacere – aggiunge Agata –, ma oggi sono felice. Il tempo è galantuomo: anche se a fatica, e lentamente, restituisce la verità. Interpreto questo come un segno del riconoscimento dell’onestà che ha caratterizzato il nostro impegno". Nei mesi scorsi, era stata avanzata la candidatura di nonna Peppina, promossa anche dal sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, all’onorificenza di cavaliere della Repubblica. Ma adesso è addirittura commendatore. Nella piccola frazione di Moreggini è tuttora l’unica residente. Eppure, malgrado lockdown, disagi e spopolamento di queste terre, Peppina vuole restare. Per questo, nelle settimane scorse, nonna Peppina era anche diventata oggetto di studio oltreoceano. Era stato infatti pubblicato dall’Uc Hastings Women’s Law Journal, rivista dell’Università californiana Husting College, uno studio dedicato a storie di resilienza al femminile. Tra gli autori, la professoressa Lucia Ruggeri, direttore della scuola di specializzazione in diritto civile dell’Università di Camerino, che ha illustrato la vicenda della 98enne, costretta ad abbandonare la propria casa (la struttura ritenuta abusiva) e la legislazione emergenziale scaturita. Adesso Peppina si trova in una casetta costruita su misura per lei, ma nel periodo successivo alle scosse ha vissuto in un container. E aveva 95 anni.