Otto milioni di premi per 620 dirigenti Asur

Preintesa sul contratto integrativo, ma l’intersindacale non firma. Corsi: "Riconoscimento per il grande lavoro negli anni della pandemia"

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di Franco Veroli

Una preintesa che vale oltre otto milioni per 620 dirigenti. È quella riguardante il contratto collettivo integrativo della dirigenza della sanità nell’Area Vasta 3 (medici, veterinari, psicologi, farmacisti, biologi, fisici e chimici), firmata dalla direttrice Daniela Corsi e dai sindacati Anaao e Arooi, ma non dalla intersindacale (comprende le sigle Cgil, Cisl Uil, Cimo, Fesmed, Anpo e Fvm). Prima di essere definitivamente sottoscritto e diventare esecutivo, l’accordo, il primo nelle Marche che attua il contratto collettivo nazionale del 2019, dovrà essere sottoposto alla verifica del collegio sindacale aziendale. "Sono dispiaciuta perché non c’è stato un accordo unitario. Come direzione di Area Vasta riteniamo di avere avuto una posizione propositiva e collaborativa che, a nostro avviso, poteva portare a un esito diverso. È evidente che se ci fosse stata la firma di tutti, sarebbe stato meglio, ma è pur vero che non si poteva ancora tergiversare e rimandare. Abbiamo speso tante parole definendo i medici eroi, sottolineando il loro straordinario lavoro in questi due anni di pandemia. Ma non bastano i complimenti, è necessario che il riconoscimento si traduca anche in termini economici", sottolinea la Corsi. "L’accordo – prosegue – chiude un lungo percorso di trattativa sia al tavolo sindacale dell’Asur che dell’Area Vasta 3, e sblocca le procedure di pagamento di oltre otto milioni di euro di premi di produzione (retribuzione di risultato) riferiti agli anni 2020 e 2021 (oltre ad arretrati) per 620 dirigenti, introducendo un incremento del 50% della indennità di pronta disponibilità". Ma c’è anche qualcosa di più. "Sono stanziate risorse aggiuntive per 610mila euro da destinare alla revisione dell’assetto degli incarichi professionali da assegnare agli stessi dirigenti. Una cifra importante, che consentirà di valorizzare meglio, anche in termini economici, la professionalità dei dirigenti". Il percorso avviato ora si concluderà alla fine dell’anno, quando a ogni dirigente sarà attribuito uno specifico incarico professionale, oppure gli sarà rinnovato quello già svolto in precedenza. "È un risultato importante – dice ancora la Corsi –, soprattutto perché si interviene a favore di categorie professionali che nello stesso periodo coperto dall’accordo, anni 2020 e 2021, hanno sostenuto un impegno lavorativo e umano la cui portata e la cui eccezionalità è a tutti ormai nota".