Palazzo Ciccolini, mancano i soldi

Il Comune non ha le risorse per il recupero dell’immobile e lo mette nero su bianco in una delibera

Palazzo Ciccolini, mancano i soldi

Palazzo Ciccolini, mancano i soldi

Palazzo Ciccolini "le risorse attualmente disponibili non consentono di attivare l’intervento". In poche parole, il Comune non ha i soldi necessari a finanziare il recupero dell’edificio e l’ammissione viene messa, nero su bianco, nella delibera votata nella seduta di giunta del 19 marzo per l’approvazione in linea tecnica del progetto definitivo-esecutivo della prima fase della ristrutturazione dell’edificio e dello studio di fattibilità per il completamento della seconda fase. Dall’intervento sulla dimora storica di via Oberdan a Civitanova Alta il Comune prevede di ricavare dodici appartamenti con un progetto di edilizia residenziale pubblica, e la spesa finale ammonterà a 4.720.000 euro: 3.5 euro per la prima fase e 1.220.000 euro per la seconda fase. Ma, al momento c’è soltanto la disponibilità di 1.5 milioni di euro, garantita dai fondi sisma. Il resto l’amministrazione dovrà trovarlo e nella delibera dà mandato ai settori Finanze e Lavori Pubblici "di avviare attività tecnico amministrative per l’acquisizione delle risorse necessarie".

Quindi, il progetto al momento è in stallo. Una vicenda, quella di Palazzo Ciccolini, che aveva registrato una prima frenata nell’agosto scorso, quando la giunta perse i fondi del Pnrr destinati al recupero dell’immobile, e che ammontavano a 3.088.000 euro, per non essere riuscita a rispettare le scadenze stringenti (progettazione e appalto) legate alla concessione del contributo.

Nel dicembre del 2021 era stato a questo scopo approvato uno studio di massima da 4.000.000 euro per la riqualificazione dell’immobile, un lavoro giudicato finanziabile ai fini del Pnrr, somma poi sfumata e per realizzare gli appartamenti al momento ci sono solo 1.5 milioni concessi al Comune dal Commissario straordinario per il sisma del centro Italia. Il progetto di riqualificazione con efficentamento energetico e consolidamento sismico è stato prodotto dallo studio Sidoti Engineering di Albano Laziale ed è stato di 165.000 euro il costo dell’incarico, pagato con fondi del Comune e che in questa fase ha ottenuto il via libera della Sovrintendenza (che invece aveva fermato il primo progetto legato al Pnrr) e della Ast di Macerata. Prevede tre alloggi al piano terra e nove al primo piano oltre al recupero delle cantine, degli spazi comuni ricreativi, della corte e dei servizi. Ma, è caccia ai soldi per finanziare i lavori.